Il canale proponeva repliche di programmi Rai ed anche serie di importazione in prima visione. Un esempio: la messa in onda di La Gloria e l’amore e di Isabel. Due prodotti spagnoli che però hanno fatto registrare a Rai Premium ascolti al di sopra della norma.
I due canali hanno guadagnato in pubblicità. Ciononostante adesso vengono chiusi e si compie un passo indietro di 10 anni. Rai Movie e Rai Premium sono due canali che insieme hanno un dispendio economico di un milione di euro. Lo scorso anno, nel 2018, hanno raccolto 36 milioni di euro. Insomma hanno portato utili nelle casse della Rai grazie ad una audience di nicchia che si è incrementata nel corso degli anni.
Spegnere Rai Movie significa fare un regalo a Sky e soprattutto a Mediaset che dispone di un canale importante come Iris. Lo stesso si dica per Rai Premium perché aveva raggiunto share di ascolto anche dell’1,2% e dell’1,5%.
Dunque si torna indietro e il futuro appare molto incerto. L’amministratore delegato di viale Mazzini Fabrizio Salini, ha però rivendicato il piano editoriale da lui voluto ed ha commentato che la fusione tra Rai Movie e Rai Premium non penalizza l’azienda. Al posto dei due canali dovrebbe nascerne un altro onnicomprensivo dei prodotti trasmessi precedentemente su quelli che stanno per chiudere.
Probabilmente Salini non ha considerato il gradimento di pubblico ottenuto dai due canali e soprattutto non si è reso conto della grande protesta che sta infiammando il web da quando è stata resa nota la notizia della chiusura.
L’integrazione dei due canali dovrà produrne un altro che, nelle intenzioni di Salini, prevede un consistente incremento dell’offerta cinematografica. Bisogna vedere però quale sarà il pubblico di riferimento. Salini è convinto che il cinema non verrà penalizzato e sottolinea che negli ultimi cinque anni l’azienda ha investito per il grande schermo oltre 400 milioni di euro.
Continua però l’incontro su questa tematica tra lo stesso Salini e Marcello Foa direttore generale.
Intanto è confermato anche il lancio di un canale lingua inglese ed uno che si occuperà soltanto di informazione a livello istituzionale. Saranno potenziati Rai Storia e Rai 5, mentre Rai Scuola passa sul web.
Il canale in lingua inglese sarà una vera e propria novità secondo Salini che porterà l’Italia a livello delle altre televisioni per quanto riguarda un’informazione globale. Bisognerà però decidere i responsabili delle nuove strutture. Probabilmente le nomine arriveranno prima dell’estate quando saranno anche realizzate le altre direzioni previste dal piano industriale.