Tra i servizi più significativi ne segnaliamo due in particoalre: il primo nel quale Giulio Golia sventa un tentato furto di macchinari, il secondo che propone un’intervista al pentito Carmine Casalesi. Ma procediamo con ordine: Giulio Golia indaga su una banda che finge di essere una società che vuole noleggiare macchinari da cantiere. Il meccanismo utilizzato è molto semplice: dopo aver rubato l’identità a un uomo del tutto estraneo a queste attività e servendosi di documenti falsi, un loro camion fa sparire la merce appena consegnata in cantiere da parte delle aziende che hanno ricevuto la richiesta di noleggio del materiale. La Iena riesce a sventare proprio quello che sembra essere un tentato furto e a rintracciare, in seguito, uno dei responsabili.
Qualche giorno fa è stato tolto il segreto di stato sul testo delle dichiarazioni che nel 1997 l’ex boss dei Casalesi, Carmine Schiavone, fece davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo di rifiuti in mano alla malavita organizzata. In quest’ottica il programma, attraverso uno degli inviati, propone un’intervista al pentito Carmine Schiavone.
Non è la prima volta che Le Iene affrontano argomenti e tematiche che riguardano la delinquenza organizzata. E non è la prima volta che gli inviati realizzano inchieste di grande, scottante attualità. Sono stati recentemente, al centro dell’attenzione i rifiuti tossici in Campania con tutte le drammatiche conseguenze sempre ben documentate, che si stanno verificando da tempo sulla salute delle popolazioni locali. Giulio Golia, con frequenza quasi settimanale, si occupa della sperimentazione con il metodo Stamina, cercando di documentare i miglioramenti che hanno avuto i bambini sottoposti alle prime infusioni con questa tecnica. Servizi su irregolarità nelle strutture pubbliche, abusi subiti da parte di giovani che hanno confessato le violenze subite dopo anni di silenzio e che hanno preso coraggio proprio ascoltando quanto svelavano altre persone agli inviati del programma sono i punti di forza di una trasmissione di denuncia. Tutto questo, affermano gli autori, ha reso il programma credibile trasformandolo in un punto di riferimento per qualsiasi irregolarità, sopruso, violenza. Un punto di riferimento che spesso consegue risultati concreti al posto degli organi istituzionali.