Come abitudine, i due padroni di casa, si collegano telefonicamente con alcuni personaggi. Nella puntata del 23 maggio, c’è stato l’avvocato Carlo Taormina al quale Pamela Prati si era rivolta oltre un mese fa, per difendere i suoi interessi. Erano i tempi in cui c’erano solo dei dubbi sull’esistenza del presunto fidanzato e futuro marito della show girl e il Prati – gate non era ancora degenerato scoprendo un sotterraneo di bugie, mistificazioni, manipolazione di verità, invenzione di identità, falsi partner. L’elenco sarebbe ancora lungo.
Allora Taormina aveva accettato di assistere la Prati e in una intervista rilasciata a Novella 2000, aveva sottolineato che potevano esserci i presupposti per iniziare ad adire le vie legali verso alcuni personaggi dai quali la show girl voleva difendersi. Poi il silenzio.
Adesso è intervento a Un giorno da pecora ed ha annunciato di aver rinunciato al mandato. I motivi? “Gli eventi non mi erano più chiari, mi rendevo conto che erano intervenuti troppi fatti discutibili sui quali la verità era difficile da trovare. Tutto mi sembrava troppo ingarbugliato. E così ho rinunciato per tutelare soprattutto la mia credibilità di avvocato. Mi sono sempre interessato di casi di un certo spessore e non ho avuto dubbi nel continuare su questa strada”.
Taormina svela di aver visionato il contratto di esclusiva stipulato dalla Prati con il programma Verissimo per la ripresa del matrimonio con Mark Caltagirone che avrebbe dovuto essere celebrato l’8 maggio scorso. Ma è poi stato prima rimandato e successivamente annullato. Poi esprime dei dubbi sulla liceità, da parte di una persona, di siglare un impegno in cui è coinvolta una persona che non esiste. Questo è un elemento che potrebbe avere una grande rilevanza in un futuro in cui il Pamela Prati gate finisse in qualche aula di tribunale.