L’ultima puntata si preannuncia molto articolata. I concorrenti come al solito in lotta contro il tempo ( i fatidici sessanta secondi) gareggeranno per vincere il ricco montepremi finale. E se non ci riusciranno, tenteranno, almeno, di portare a casa i premi minori. A scendere in competizione saranno: le giocatrici di pallavolo di Venezia (che sono: Giulia Minucci, Marta Ferronato e Carolina Lodi) che dovranno vedersela con la famiglia D’Angelo di Monterotondo, vicino Roma, composta dalla mamma Rita casalinga, dal padre Biagio corazziere, e dai figli, Sara rappresentante di un’azienda che produce birra artigianale, e Gerry attualmente disoccupato e in cerca di lavoro.
Ad affrontare le gare singole si impegneranno, invece,Ilaria Tascioni, architetto di Roma brillante ed eclettica, Ajmal Ameer giovane pakistano che svolge l’attività di chef in un ristorante giapponese della Capitale, Laura Sipala, impiegata precaria di Siracusa.
In gara troveremo anche una singolare coppia di sportivi provenienti da Bologna: Pietro Spongano, atleta di lotta libera che è responsabile di un centro di attività sportive e Anna Maria Gianfredi, impiegata al Ministero di Giustizia in qualità di autista di auto blindate che vanta anche il titolo di campionessa di braccio di ferro.
I sei concorrenti saranno impegnati in una prova collettiva preliminare nel cerchio dei sessanta secondi. Il vincitore di questa singolare competizione avrà la possibilità di partecipare alla prova finale, definita la Prova del grande salto. Anche questa prova avrà la durata di sessanta secondi ed è particolarmente impegnativa, come i telespettatori sapranno dalle puntate precedenti: il concorrente dovrà far rimbalzare energicamente, su un tavolo, una moneta di cinquanta centesimi. La moneta dovrà cadere in un boccione di vetro situato ad una distanza di quattro metri e mezzo. Naturalmente la prova consiste in un solo lancio.
Naturalmente il programma è strettamente legato ai social network. Il pubblico da casa potrà interagire e commentare tutto quanto accade attraverso Twitter.
Questo secondo ciclo di Un minuto per vincere, in video a distanza esatta di un anno della prima stagione, ha confermato lo stesso trend del passato: il programma avrebbe dovuto intercettare un pubblico giovane attraverso ritmi veloci, quasi ansiogeni e giochi anche singolari. Il risultato non è stato all’altezza delle aspettative. Ma il bilancio finale del programma non è, a nostro parere, completamente negativo. Se ci sarà una terza edizione, dovrebbe innanzitutto essere più breve.