Delle tre serate che allora componevano le edizioni della kermesse canora presentata da Mike Bongiorno, ne è stata recuperata una, quella finale. Non si sa per quali motivi questo importante documento non era contenuto nelle Teche Rai. All’epoca infatti il lavoro di catalogazione e di conservazione dei materiali i televisivi era affrontato con leggerezza. Molte bobine non venivano conservate in un medesimo posto. Per cui spesso si sono perdute. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Il ritrovamento di questa serata è dovuto ad una attenta ricerca delle Teche Rai ed è stata consegnata all’azienda di viale Mazzini dalla tv bulgara. Infatti già da allora il festival era in Eurovisione e quindi per riappropriarsi di alcuni programmi che in Italia erano stati perduti ci si è rivolti proprio a quei paesi dove arrivava il servizio di visione a livello europeo.
Paolo Bistolfi, vicedirettore di Rai Premium, commenta: “certo la pellicola che abbiamo recuperato non è in condizioni perfette. L’abbiamo mandata a Torino per il restauro delle immagini. Nell’attesa però la mandiamo in onda con il commento di Dario Salvatori, che farà una introduzione e nel corso della visione interverrà con altre osservazioni e con testimonianze personali avendo lui seguito molti Festival di Sanremo ed essendo un esperto musicale“.
Bistolfi continua: “purtroppo non abbiamo l’esibizione di Luigi Tenco ma in compenso è stata recuperata quella di Dalida che canta ‘Ciao amore ciao’“.
La finale di Sanremo 1967 era andata in onda la sera del 28 gennaio dal Casinò delle Feste di Sanremo. Contiene purtroppo il taglio di tre esibizioni: Wilma Goich, Sergio Endrigo e Giorgio Gaber. Però sono incluse le canzoni interpretate da: Ornella Vanoni (La musica è finita), Don Backy (L’immensità), Little Tony (Cuore matto) e Lucio Dalla (Bisogna saper perdere).
Rai Premium ci tiene a sottolineare che si tratta delle prime esecuzioni di canzoni rimaste negli annali della musica italiana e nell’immaginario nazionalpopolare. In quel festival si era esibita anche Orietta Berti con “Io, tu e le rose“. Questo brano era stato citato nella lettera di addio di Luigi Tenco che aveva scritto: “faccio questo gesto non perché sono stanco della vita ma per protesta contro una giuria che manda in finale ‘Io, tu e le rose’ e salva ‘La rivoluzione’“. {module Pubblicità dentro articolo}
Le parti mancanti verranno colmate dai commenti di Dario Salvatori.
Paolo Bistolfi annuncia anche che sono state ritrovate le edizioni del 1966 e del 1973. Quest’ultima è la prima del Festival di Sanremo a colori. E saranno mandate in onda in tempi successivi. Ma il vice direttore di Rai Premium annuncia anche altre chicche previste in seguito. La finale del 1973 è stata ritrovata negli archivi della tv cecoslovacca.
Una curiosità: la serata finale nel 1973 fu girata a colori ma l’Italia la mandò in onda in bianco e nero. La Cecoslovacchia l’ha restituita in originale. E questo è un fatto storico per la tv italiana che, per la prima volta utilizzò, la tecnica delle telecamere a colori.