Coerentemente con la sua appartenenza al servizio pubblico, Rai1 ha scelto dunque di inviare Ilenia Petracalvina ad Olbia per documentare la tragedia recente. Erano presenti in collegamento i sindaci di alcuni paesi. In studio invece, erano seduti Bruno Vespa, Maurizio Gasparri, Mario Sechi, il geologo Mario Tozzi e Alessandra Moretti del Pd.
In un primo momento è stata mostrata la cartina della Sardegna con le zone maggiormente colpite, poi è stata ricostruita la cronologia delle mail e dei messaggi inviati da Roma ai sindaci: domenica alle 14.10 è partito il primo allarme riguardo la criticità della situazione metereologica ma, essendo gli uffici chiusi, la protezione civile ha inviato un sms ai sindaci della zona alle 15.50.
A quel punto Giletti ha iniziato a chiedere di chi fosse la colpa, in una sorta di processo sommario volto ad indicare proprio loro come responsabili. Appariva chiaro l’intento di trovare dei capri espiatori da dare in pasto al pubblico.
In quest’atmosfera generale, Emanuele Mutzu, primo cittadino di Monti che è riuscito ad evacuare il suo paese, ha precisato di avercela fatta non tanto grazie alle comunicazioni ufficiali, ma attraverso le ricerche private su internet del suo staff. Ha poi aggiunto di ritenersi molto fortunato, probabilmente avendo subito intuito il tentativo populista del conduttore.
Poco dopo, sempre in collegamento, sono intervenuti anche Renato Soru e Ugo Cappellacci, gli ultimi due governatori della regione, che in realtà non hanno aggiunto niente di significativo al dibattito.
Non è mancato inoltre un riferimento a Genova con la riproposizione dei filmati dell’alluvione che aveva colpito la città ligure nel 2011.
La puntata dell’Arena si è conclusa virando sulla politica, con un’intervista ad Angelino Alfano: al centro la sua scissione dal Pdl, la nascita del Nuovo centrodestra e si suoi rapporti con Silvio Berlusconi.
Intanto Domenica live su Canale 5 si occupava di un tema di stretta attualità: boom dei sexy calendari, arte o volgarità? Come al solito le donne che mostrano le proprie grazie diventano motivo per tirare in ballo il femminicidio, perché il momento è critico, perché le donne hanno altre qualità e via così. Ad ogni modo, la discussione è il viatico ideale per mostrare una dopo l’altra una sequenza di immagini di nudo femminile. Sono appena le 14.00, e Antonio Marziale, scrupoloso castigatore morale, accusatore di tutto ciò che può nuocere ai minori, non accenna minimamente a questo fatto davvero non trascurabile..
Si prosegue così sull’onda trash: il calendario di Raffella Fico, Karina Cascella che critica il calendario di Raffella Fico, Serena Garitta, ex gieffina, inviata tra i camionisti. E ancora: Laura Cremaschi che si scrive i pronostici delle partite di calcio sul corpo, Pamela Prati (con le sue foto senza veli ovviamente) che racconta del suo amore con un trentenne, Viola Valentino che presenta il fidanzato di trent’anni più piccolo di lei, ex pornostar che cavalcano il “mistero” della morte di Moana Pozzi.
Ma non finisce mica qui: un irriconoscibile Karim Capuano racconta la sua versione dei fatti riguardo all’aver morso l’orecchio di un suo amico.
Poi irrompe in studio la sobrietà di Guendalina Tavassi e di suo marito: “ho partorito Chloe in bagno” recita la scritta in sovraimpressione sullo schermo. La piccola Chloe, un mese di vita, naturalmente è lì, ignara di essere il motivo per cui la madre ha messo piede a Cinecittà.
Poco prima la D’Urso aveva intervistato una coppia a cui è stata sottratta la figlioletta: lei 59 anni, lui 70, sono stati ritenuti troppo vecchi per fare i genitori. La sentenza dice che l’età non c’entra, ma loro sono completamente convinti del contrario; comunque la si pensi, il dolore dei due è evidente. Una vicenda triste, che stride fortemente con le risate sguaiate della Tavassi e il modo sottile in cui molte mamme vip, tra un gossip e l’altro, sfruttano i loro piccoli pur di comparire in video.
Il pomeriggio di Barbara D’Urso si conclude con la vedova Funari che racconta, ancora una volta, i dissapori con la figlia del compianto presentatore: quella tomba sembra non avere pace, tanto che i giornalisti di Videonews seguono Morena persino al cimitero. Tra la lapide e le spese per i funerali, tra la querelle su Facebook tra le due donne, è davvero tutto troppo squallido per dilungarci ulteriormente.