Pippo Baudo & Raffaella Carrà, De Mita, Spadolini, Andreotti. E poi, il cocker Has Fidanken, il paninaro, il dottor Vermilione, Vito Catozzo, il Tenerone: tutti personaggi del varietà satirico in auge nel 1983 che verranno riproposti per mostrarcene l’attualità mai scaduta anche dopo tre decenni di vita.
Il titolo del documentario non è casuale, al contrario, è una provocazione. Infatti L’origine del male, secondo una discutibile scuola di pensiero televisiva, dovrebbe essere stata proprio Drive In. Si vuole dimostrare come il rivoluzionario varietà comico-satirico di Antonio Ricci, sia stato trasformato da alcuni, molti anni dopo, nella matrice di ogni turpitudine. Con sprezzo del ridicolo, si dirà nel lungo filmato- ricordo, il varietà di Italia 1 che all’epoca fece esibire per primo un numero impressionante di comiche, a causa di ignoranza, malafede e scherzi della memoria, viene bollato come un Colpo Grosso all’ennesima potenza.
Il documentario è realizzato da Luca Martera e, nelle intenzioni, vuole avere un significato che va molto al di là del semplice trentennale di Drive In. Inizialmente era incerta la rete sulla quale sarebbe andato in onda, ma poi si è scelta Canale 5 anche per continuità con Striscia la notizia che, ognni sera, fa rivedere una delle gag del varietà. Inoltre Drive in- L’origine del male dedica un notevole spazio nella rappresentazione di come, negli anni 70-80, le donne erano proposte da giornali, pubblicità, cinema, tv. Così vuole porre una pietra tombale sulle polemiche strumentali.
Pippo Baudo, Walter Veltroni, Tinì Cansino, Ciriaco De Mita, Enrico Vanzina, Gad Lerner, Luca Mastrantonio sono alcuni dei protagonisti che, assieme ad Antonio Ricci, rievocheranno quello “spirito del tempo” tra compromessi pentapartitici, crisi rosse e nere d’identità, soldi facili e difficili, mode effimere e, incredibile a dirsi, una libertà di parola più ampia di oggi, senza la melassa buonista e il politicamente corretto.
Insomma sarà un tuffo nel passato per mettere a confronto la tv di oggi con quella di ieri, con tutte le pecche, i limiti, i difetti, le incongruenze che, nel corso degli anni, hanno asunto valenze e significati differenti. Non solo, ma quando la tv non si brucia all’istante con il forte legame con l’attualità, anche dopo un periodo di tempo così lungo, appare sempre fruibile.