La nota diffusa dalla Rai riporta le seguenti dichiarazioni firmate dalla Todini e dalla Tobagi. “Il programma Mission è al centro di vivaci polemiche. Non entriamo nel merito di una trasmissione che ancora non abbiamo visto. Tuttavia, vogliamo rilanciare pubblicamente una proposta, da noi già presentata il 18 ottobre all’intero consiglio d’amministrazione e al direttore generale della Rai: chiediamo di nuovo, formalmente, che i partecipanti vip al programma individuati dalla rete non percepiscano alcuna diaria giornaliera, a parte il rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio. Se non fosse possibile (per via di contratti già conclusi), chiediamo che la diaria, o altre forme di compenso, vengano devolute interamente in beneficenza ai campi profughi visitati. Per rispetto alla generosità dei tanti volontari che s’impegnano a costi personali elevati lontano dagli sguardi del pubblico. Perché il messaggio di attenzione alla realtà dei campi profughi che il servizio pubblico si propone di lanciare con questo programma sia il più limpido possibile.
Luisa Todini, imprenditrice italiana, è stata eletta Consigliere di Amministrazione della Rai nel luglio del 2012 in quota Lega/Pdl. Benedetta Tobagi, figlia del giornalista Walter Tobagi assassinato dalle Brigate Rosse, è stata eletta nel Cda della Rai nella stessa data ma in quota Pd. Due esponenti, dunque, agli antipodi dal punto di vista politico che però si ritrovano sulla medesima lunghezza d’onda per quanto riguarda i compensi alle star di cui tanto si è discusso.
Ieri il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico, aveva espresso le medesime perplessità e aveva puntato l’attenzione anche sull’abbigliamento dei Vip presenti nei campi profughi. Fico aveva sottolineato la necessità da parte degli autori e de programma, di informare i telespettatori sui luoghi nei quali si trovano i personaggi noti. Infatti, qualche tempo fa si era ventilata persino l’ipotesi che ci potessero essere delle location costruite appositamente.
Non solo, ma le polemiche sul docu- reality adesso stanno investendo anche l’atteggiamento dei personaggi noti nei campi profughi: alcuni parlano di comportamenti superficiali e magari costruiti ad uso e consumo delle telecamere. Si è persino polemizzato sulla possibile mancanza di “emozione” dinanzi a tante tragedie umane. Insomma, l’unica certezza sembra essere che le polemiche si amplificheranno subito dopo la messa in onda di Mission, questa sera.