Si comincia, su Rai Scuola, martedì 10 dicembre alle 20.00. Una data con un profondo significato: nello stesso giorno, infatti, sarà consegnato il Premio Nobel per la Fisica al “papà” degli studi sul bosone, la cosiddetta “particella di Dio”, Peter Higgs.
Il primo programma ad andare in onda è “Il mistero delle sette sfere” condotto dal presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Giovanni Bignami. Si tratta di un viaggio in otto puntate che racconta i mondi esplorati dall’uomo da quando ha lasciato la terra “natia”, l’Africa, decine di migliaia di anni fa, per spingersi verso Europa, Asia e America, e arrivare anche nello spazio.
In palinsesto c’è poi una delle più affascinanti scoperte della scienza: Il “bosone di Higgs” alias “la particella di Dio”, spiegato da cinque racconti di divulgazione scientifica fatti da tre scienziati che hanno lavorato sull’Lhc del Cern di Ginevra, la “macchina” che ha portato alla conferma sperimentale del bosone: Michelangelo Mangano, Lucio Rossi e Fabiola Gianotti. Il racconto attraversa i laboratori del Cern e il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, per svelare il mistero della “particella di Dio” che spiega l’origine della massa delle particelle elementari. Ma l’obiettivo sarà puntato anche sul contributo dato dalla ricerca italiana.
E’ la volta, successivamente, del programma “Spazio, Storia del futuro”, nove puntate in collaborazione con l’Asi, condotte dal giornalista scientifico Luigi Bignami, per conoscere più da vicino – anche attraverso testimonianze di esperti e scienziati, e con immagini esclusive – la ricerca spaziale italiana e vedere con occhi nuovi il cosmo e tutto ciò che sta svelando. Oltre a questi appuntamenti, il viaggio scientifico di Rai Educational proseguirà alla scoperta di altri mondi in compagnia dei loro protagonisti, da quello della medicina, raccontato da Umberto Veronesi, a quelli del territorio e della sua tutela o dell’energia alternativa, passando per la cultura del riutilizzo. Senza dimenticare i “Lampi di Genio” di Luca Novelli, che racconta, con i disegni animati e da uno studio virtuale, i grandi della scienza e dell’umanità, da Galileo a Magellano, dai fratelli Lumiere a Enrico Fermi.
Vediamo più in dettaglio i programmi di Rai Educational.
Il mistero delle sette sfere
E’ un racconto rigoroso e scientifico, ma che si “sfoglia” come un giallo o come un libro di Verne. Va in onda da martedì 10 dicembre alle 20.15 su Rai Scuola.
La trasmissione – che riprende l’idea dell’omonimo libro scritto da Giovanni Bignami – racconta, in otto puntate, i mondi che l’uomo ha esplorato durante la sua permanenza sul pianeta. Rivivono così – puntata dopo puntata – le “Sette Sfere” che l’uomo ha conosciuto o verso le quali ancora guarda. Prima tra tutte, la superficie del pianeta. Ma ci sono anche il mare – con i suoi abissi in parte ancora da scoprire e ricchi di depositi minerari – e il cuore stesso della Terra, la “sfera” più misteriosa e irraggiungibile, che racconta di sé soltanto con la voce delle onde sismiche.
Il viaggio prosegue, poi, verso lo spazio, salendo sempre più sù: la fascia dell’atmosfera, raggiunta per la prima volta da un satellite nel 1957, e la Luna “conquistata” nel 1969, sulla quale è ormai tramontato il sogno di “basi” umane. Perché – nel frattempo – l’uomo ha guardato ancora più in alto, con razzi, sonde e robot: a Marte e all’intero sistema solare, dove si continuano a cercare segni di vita. Un tema al quale “Il Mistero delle Sette Sfere” dedica due puntate.
Il futuro è tutto nell’ultima puntata: lo spazio al di là del sistema solare, a circa 20 anni luce, al cui interno sono già stati trovati alcuni pianeti che potrebbero ospitare la vita. Ed è questa la sfera verso cui l’umanità si spingerà nel prossimi secoli, utilizzando forme d’energia, come l’antimateria, ancora tutte da mettere a punto.
Il Bosone di Higgs, alias La particella di Dio.
Si tratta di Cinque racconti di divulgazione scientifica
Il percorso scientifico relativo all’esistenza del “bosone di Higgs” scorre dalla prima formulazione del 1964 alla verifica sperimentale ottenuta presso il Cern di Ginevra nel 2012 ad opera di una equipe internazionale di scienziati di valore assoluto, molti dei quali italiani, con ruoli di guida della ricerca. Una storia che prende vita nei cinque racconti di divulgazione scientifica Il “bosone di Higgs” alias “la particella di Dio”, fatti da tre ricercatori italiani tra i protagonisti delle “indagini” sul bosone: Lucio Rossi, Michelangelo Mangano e Fabiola Gianotti. Rossi – uno dei costruttori del Large Hadron Colliser, la “macchina” che ha permesso la scoperta della particella – spiega come funziona l’acceleratore e quale sarà il futuro della ricerca su particelle simili al bosone di Higgs operando attraverso i superconduttori del Cern. Mangano si sofferma, invece, sul Big Bang e la prova della sua esistenza, ma anche sull’invisibilità di una parte della materia che impone – per essere scoperta scientificamente – esperimenti come quelli di Ginevra. Gianotti, direttore della ricerca nella fase di indagine sul bosone, traccia, infine, la pista di ricerca, i passaggi e l’approdo finale della conferma sperimentale di questa piccola ma importantissima parte di materia.
Un racconto scientifico arricchito da immagini e dall’ambientazione del programma, tra il Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano e il Cern di Ginevra.