Rai Play dal 4 novembre Restyling su tutte le piattaforme digitali

Rai Play, il portale multimediale dell’azienda radiotelevisiva pubblica italiana, dal prossimo 4 novembre, subirà un restyling su tutte le piattaforme digitali.

Ad ufficializzare la notizia è stato il Consiglio di Amministrazione Rai, riunitosi nella sede di viale Mazzini sotto la presidenza di Marcello Foa e alla presenza dell’Amministratore delegato Fabrizio Salini.

Ad inaugurare il nuovo corso del portale, che avrà un palinsesto proprio, sarà proprio il nuovo programma di Rosario Fiorello dal titolo Via Rai Play.

L’azienda ha diramato il seguente comunicato:

Salini ha ascoltato il direttore di Rai Play, Elena Capparelli, e il Chief Technology Officer, Stefano Ciccotti. I due hanno annunciato come, dal 4 novembre Rai Play si presenterà in una veste completamente nuova. Infatti su tutte le piattaforme digitali avrà un’interfaccia innovativa e molteplici funzioni di ultima generazione.

La prima produzione originale italiana a sbarcare su Rai Play sarà lo show Viva Rai Play di Fiorello. Ma l’offerta della piattaforma OTT Rai si amplierà con ulteriori produzioni originali e si arricchirà con acquisizioni internazionali in esclusiva.

Si tratta di rassegne di film, serie tv, documentari, programmi tratti dall’archivio delle Teche, sport e cartoni.

La sinergia tra il lancio della nuova  Rai Play e Viva Rai Play, consentirà alla Rai di fare la più grande campagna di alfabetizzazione digitale che il Servizio Pubblico potesse ideare e realizzare. Grazie a Rai Play il pubblico tipicamente generalista scoprirà nuove opportunità di visione e di intrattenimento mentre il pubblico più giovane troverà contenuti con formati e linguaggi ideati specificamente per il target.

Nel corso della seduta sono stati presentati i palinsesti dei canali generalisti e specializzati gennaio-marzo 2020 e sono stati recepiti taluni spunti di miglioramento. E’ stato altresì ascoltato l’Ad di Rai Pubblicità Gian Paolo Tagliavia, che ha evidenziato un andamento positivo per la Rai a fronte di una contrazione del mercato pubblicitario di riferimento.