Parole di stima e affetto sono state spese nei confronti dei giudici e dei vocal coach, che per qualcuno sono diventati un secondo padre e una seconda madre: “Lavorare con Elio e Alberto Tafuri è stato molto formativo – spiega Aba -, si sono comportati come due genitori che mi davano indicazioni su cosa era bene e cosa era male, ma poi mi lasciavano libera di agire a modo mio“. Mika è ormai un fratello maggiore per Violetta, che da lui ha ricevuto importanti consigli e avvertimenti, incluso quello di essere generosa con il pubblico e di non cantare solo per se stessa.
Nel futuro delle due ragazze e degli Ape Escape c’è la speranza di realizzare un disco e fare tanti live, magari una tournée tutti insieme: “Ci stiamo divertendo a pensare già a possibili duetti e ad una eventuale scaletta” confidano. Chissà se vedremo il rockettaro Tony, frontman della band campana, fare il controcanto alla dolce Violetta che di separarsi dall’ukulele proprio non vuole saperne: “Non abbandonerò i miei strumenti perché voglio essere riconosciuta come musicista”.
Congedati i 3 artisti è arrivato dopo qualche minuto il trionfatore di ieri sera, bisognoso di ristabilirsi dai festeggiamenti della notte appena trascorsa (all’after party era presente anche Tiziano Ferro, autore del brano che lo ha portato alla vittoria). Michele – nonostante la stanchezza – è felice, ma deve ancora prendere piena consapevolezza della realtà esterna dopo 3 mesi passati all’interno del loft. Ripercorrendo il cammino vissuto a X Factor non ha potuto fare a meno di esprimere profonda gratitudine a Morgan, col quale non è mancato qualche scontro: “Specialmente nelle ultime settimane mi ha fatto proposte musicali che accettavo ma non riuscivo a metabolizzare immediatamente. Quando mi ha affidato Jimi Hendrix a un passo dalla finale ho avuto paura di non farcela”. Proprio alla luce del percorso fatto nel programma il giovanissimo cantante ha rivelato di essere alla ricerca di una personale dimensione musicale, non volendo emulare le carriere di altri vincitori ma arrivare a trovare un proprio suono.
Una vittoria arrivata a sorpresa (certamente non per chi l’ha ascoltato dalla prima puntata) che il “tesorino” – soprannome datogli da Simona Ventura – ha attribuito più all’inedito “La vita e la felicità” che non alla sua immagine di bravo ragazzo in cui non si ritrova molto, definendosi anzi complicato, prepotente e disilluso.
I prossimi mesi saranno pieni di impegni per Michele, che ha intenzione di coniugare la professione di cantante alla carriera universitaria: “Farò filosofia, non voglio rinunciare allo studio perché facendo musica è necessaria una ricerca cognitiva ad ampio raggio, altrimenti di che cosa si parla nelle canzoni?“, dichiarazione che non stupisce essendo uscita dalla bocca di un neodiplomato al liceo classico con il massimo dei voti. Ci sarà anche la preparazione del primo disco con la Sony, come prevede il contratto vinto ieri sera, per il quale spera di poter collaborare con autori che lo aiutino a scrivere e limare brani che già esistono ma che per il momento ha definito inascoltabili pure da lui stesso. E Sanremo? C’è la possibilità di vederlo a febbraio sul palco dell’Ariston? “Non lo so – spiega -, sono convinto che ci si debba andare con un progetto solido alle spalle e un brano forte, altrimenti è da stupidi”.