Il consiglio di amministrazione della Rai si è riunito ieri per le nomine 2020 dei direttori, ma tutto è accaduto nel caos più totale. In effetti il consiglio di amministrazione ha approvato soltanto una parte delle nomine proposte dall’amministratore delegato Fabrizio Salini per i nuovi direttori di rete.
Insomma si è creato un gran pasticcio per cui il cda si è spaccato età ha provato soltanto alcune nomine. Non c’è stato accordo per i nuovi direttori di Rai 2 e Rai 3.
Nomine Rai 2020 caos per i direttori di Rai 2 e Rai 3
Nel caos più totale il cda si è spaccato e le nomine Rai 2020 non hanno ricevuto il pieno consenso di tutti i membri del consiglio di amministrazione. Sono confermati a maggioranza Stefano Coletta alla direzione di Rai 1, Franco Di Mare all’intrattenimento del daytime e Angelo Teodoli al coordinamento generi. Anche Luca Milano è confermato alla direzione di Rai Ragazzi.
Non c’è stato invece il consenso, ovvero la maggioranza dei sì sul nome di Ludovico Di Meo, che avrebbe dovuto essere il nuovo direttore di Rai 2. Anche Silvia Calandrelli era prossima alla direzione di Rai 3, abbandonando il settore Rai Cultura.
In effetti la maggioranza doveva essere pari a 4 voti positivi su 7. A questo punto bisognerà vedere se l’ad Fabrizio Salini darà seguito a queste proposte di nomine, ovvero se le renderà già esecutive.
Sembra in effetti che questa dovrebbe essere la strada da seguire. E da alcune indiscrezioni raccolte subito dopo la conclusione del cda, sembra che lo stesso Fabrizio Salini si sia detto soddisfatto perché le nomine effettuate nella riunione di ieri rappresentano il primo step per la realizzazione del piano industriale.
Le nomine dei settori Rai Fiction e Documentari
Ci sono anche altre due nomine che non hanno ricevuto il consenso totale, ovvero la maggioranza dei sì. Ma dovrebbero essere egualmente esecutive. Si tratta di Eleonora Andreatta, che dovrebbe essere riconfermata al settore Rai Fiction e della new entry Duilio Giammaria a cui sono stati affidati i Documentari.
Pur non essendo vincolante, il parere del consiglio di amministrazione Rai, ha un suo peso politico non indifferente. Infatti soprattutto da parte del Partito Democratico, c’è la richiesta di riequilibrare gli assetti televisivi che sono ancora quelli decisi dal governo giallo verde. Sono passati 5 mesi dalla caduta del governo precedente e la situazione in Rai è rimasta immutata. Molti contestano una presenza sovranista che non avrebbe più motivo di esistere.
A proposito della Lega, c’è da sottolineare le reazioni negative di alcuni rappresentanti del partito di Salvini. Viene infatti contestato all’ad Salini la sostituzione di Teresa De Santis con Stefano Coletta. La De Santis è stata sempre considerata in quota Lega e probabilmente per questo motivo è stata adesso disarcionata.
Le critiche che sono state mosse all’amministratore delegato Fabrizio Salini sono molte. Vedremo nei prossimi giorni come evolverà la situazione.