Lascia o raddoppia? è stato uno dei più famosi programmi televisivi a quiz della Rai, versione italiana del format francese Quitte ou double? Condotto da Mike Bongiorno, andò in onda dal 26 novembre 1955 ogni sabato sera alle 21, fino all’11 febbraio 1956 e ogni giovedì sera dal 16 febbraio 1956 al 16 luglio 1959, data di sospensione del programma. Lo spostamento dal sabato al giovedì fu richiesto dai gestori dei locali pubblici che avevano visto assottigliarsi gli incassi, proprio per la serata considerata più lucrativa della settimana. Il programma andava in onda dallo Studio 3 della Fiera di Milano. La mascotte del programma, un omino pensieroso per l’indecisione di lasciare o raddoppiare, con tanto di ombra, fu disegnato da Ennio De Majo. I concorrenti che partecipavano al gioco si presentavano come esperti di un particolare argomento. Si presentavano uno alla volta e giocavano individualmente. Nel corso della prima serata il concorrente doveva rispondere obbligatoriamente ad otto domande, nel tempo massimo di trenta secondi per ciascuna. Il montepremi iniziale era di 2500 lire. Ad ogni risposta esatta il montepremi raddoppiava, ma alla prima risposta errata il concorrente era eliminato. In questo caso, se aveva risposto esattamente almeno alle prime cinque domande, portava a casa un gettone di consolazione del valore di 40.000 lire. Se il concorrente rispondeva esattamente a tutte le otto domande, raggiungendo così la quota di 320.000 lire, aveva diritto a ritornare la settimana successiva.
Al ritorno del concorrente in trasmissione, accompagnato dalla valletta, il conduttore iniziava porgendogli la fatidica domanda: Lascia o raddoppia? Se il conduttore “lasciava” intascava la somma vinta fino a quel momento, altrimenti lo si isolava acusticamente, per evitare suggerimenti da parte del pubblico, facendolo entrare in una cabina e gli si faceva indossare una cuffia, attraverso la quale poteva sentire la sola voce del conduttore, che gli parlava da un apposito microfono collegato con un filo alla cuffia stessa. Successivamente, gli veniva posta una domanda singola. Il concorrente aveva un minuto di tempo per rispondere, scandito da un apposito orologio meccanico e da una musica di sottofondo eseguita da archi molto carica di suspense. Se rispondeva esattamente il suo montepremi raddoppiava e tornava la settimana successiva per ripetere la prassi qui descritta, ma se il concorrente sbagliava la risposta perdeva tutto il suo montepremi, era eliminato dal gioco e vinceva, come premio di consolazione, una Fiat 600.
Di raddoppio in raddoppio, il premio massimo che il concorrente poteva vincere era di 5.120.000 lire, equivalente di 128 gettoni d’oro. Esclusivamente per la domanda finale il concorrente aveva diritto di portare un esperto in cabina con sé. La domanda finale era multipla, in genere composta di tre sottodomande. In caso di risposta esatta il concorrente intascava il premio massimo e in caso di risposta errata, il concorrente portava a casa come premio di consolazione un’autovettura Fiat 1400.
Una delle novità di Lascia o raddoppia? fu l’introduzione della figura della valletta: dapprima Maria Giovannini, poi “cacciata” per le troppe papere, poi Edy Campagnoli, che divenne una delle beniamine del grande pubblico, che accrebbe la sua popolarità sposando il portiere di calcio Lorenzo Buffon.
I concorrenti che si presentarono furono molti. Tra quelli più popolari, che divennero veri personaggi, Gianluigi Marianini, Paola Bolognani, Marisa Zocchi, Maria Luisa Garoppo, Mario Valdemarin, Pierluigi Pellegrini, presentatosi sulla Lirica e vittima di una delle numerose simpatiche gaffe di Mike Bongiorno, Lando Degoli. Il primo concorrente che rispose a tutte le domande del quiz, raggiungendo il massimo della vincita, fu Luciano Zeppegno, specializzato in architettura. A Lascia o raddoppia? partecipò anche il primo concorrente di colore nella storia della televisione italiana, il nigeriano Olabisi Ajala.
Fra le trasmissioni di cui ci siamo occupati precedentemente ci sono La domenica sportiva e Un due tre