E’ Elisabetta I Tudor il personaggio Achille Lauro racconta a Sanremo 2020 nel corso della quinta serata. Il cantante per esibirsi nel suo brano Me ne frego, ha impersonato la Regina d’Inghilterra e d’Irlanda sotto il cui regno si sviluppò una grande fioritura artistica. Si pensi soltanto a William Shakespeare, Christopher Marlowe, Ben Jonson, Edmund Spenser, Francis Bacon. Sono solo alcuni degli scrittori e pensatori che vissero durante il suo regno.
Achille Lauro racconta Elisabetta I a Sanremo 2020 nella quinta serata
Elisabetta è sempre stata considerata una governatrice esemplare. È stata definita la regina vergine perché non si sposò mai. Difese la propria patria, con cui amava dire di “essere sposata”. Il suo fu un regno d
Achille Lauro così ha spiegato la sua scelta:
“Sono stato molto colpito dalla sua indipendenza, di cui aveva fatto un vero e proprio baluardo. Mi è parso il personaggio più adatto per chiudere la serie di performance con cui, in queste sere, ho unito personaggi che in modi diversi mi hanno ispirato attraverso modalità altrettanto differenti di esprimere e vivere la libertà. Elisabetta I è riuscita a fregarsene, a tener testa agli uomini con cui si confrontava: lo faceva anche attraverso il suo aspetto, indossando abiti larghi sulle spalle, per rendere la propria fisicità imponente quanto la propria personalità e per non essere mai inferiore ai propri interlocutori maschili”.
Chi ha creato il look di Achille Lauro
Proprio a questo concetto, espresso da Achille Lauro, si è ispirato il look che Gucci ha pensato per la serata finale, insieme al team creativo di Lauro.
Un omaggio molto pop e pittorico, in cui il viso di Lauro era incorniciato da centinaia di perle. La parrucca, segnata anch’essa da inserti di perle, ricordava l’acconciatura della regina. Addosso, gorgiera e crinolina tipiche dell’epoca.
Nella seconda parte della performance, Lauro ha tolto la struttura (che serviva in passato a sorreggere le grandi gonne tipiche dell’abbigliamento delle nobildonne). Ha rivelato un look ancora d’ispirazione anni ’70, ma sempre con richiami alla regalità, composto da una camicia con strascico di chiffon rosa, un pantalone di velluto rosso e stivaletti a tacco alto in vernice rossa, che si adattavano perfettamente alla fisicità di Lauro.
La direzione creativa di tutte le performance è seguita personalmente dall’artista assieme a Nicoló Cerioni e la direzione del progetto è del manager Angelo Calculli.
Tra le precedenti performance di Achille Lauro, ricordiamo il racconto della marchesa Casati Stampa, avvenuto nella quarta serata del 7 febbraio.
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