Indice dei contenuti
- 1 La Vita promessa, conferenza stampa – le dichiarazioni degli intervenuti
- 2 La Vita promessa, conferenza stampa – la produzione
- 3 La Vita promessa, conferenza stampa – Ricky Tognazzi
- 4 La Vita promessa, conferenza stampa – Luisa Ranieri
- 5 La Vita promessa, conferenza stampa – la parola al cast
- 6 La Vita promessa, conferenza stampa – ulteriori dichiarazioni
- 7 La Vita promessa, conferenza stampa – domande dalla sala
Questa mattina, alla sede Rai di Viale Mazzini a Roma, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione de La Vita Promessa – Parte II, serie tv che debutterà in prima visione su Rai 1 da domenica 23 febbraio alle ore 21.25. .
Dopo il grande successo della prima stagione, le vicende dei Rizzo – una famiglia di emigrati siciliani nel sobborgo italiano di Manhattan – proseguono durante uno dei capitoli più bui della storia americana: la Grande Depressione. Un classico di Rai1 che fonde melodramma fiammeggiante e gangster movie.
La Vita promessa, conferenza stampa – le dichiarazioni degli intervenuti
Intervengono alla conferenza stampa: Luisa Ranieri, Thomas Trabacchi, Francesco Arca, Miriam Dalmazio, Vittorio Magazzù, Giuseppe Spata, Emilio Fallarino, Francesca di Maggio,Primo Reggiani, Marcello Mazzarella, Arturo Muselli, Stefano Dionisi, Eleonora Giovanardi,Brenno Placido, Ricky Tognazzi
Apre la conferenza Eleonora Andreatta, Direttore Rai Fiction: “Veniamo dal grande successo della prima serie. Per la seconda parte è stata scelta la serata della domenica. Proseguiamo, dopo ‘Come una madre’, con un racconto tutto al femminile, un romanzo popolare che lavora sulla ricchezza, la varietà e la potenza dei sentimenti, degli impulsi arcaici, che hanno determinato il successo della prima serie. Questa seconda stagione nasce dal nucleo delle ultime due serate della scorsa serie, un romanzo popolare che si iscrive però nel servizio pubblico, perchè è una storia che ha un’ambientazione nel passato, ma che rispecchia molto anche il presente. un personaggio moderno, donna forte che sa molto amare ma per la forza dell’amore nei confronti dei figli commette anche tanti errori. Vediamo la sua emancipazione, vediamo la sua crescita personale, il suo interessarsi non più solo al suo nucleo familiare, ma anche alla comunità. E’ una serie importante perchè ha un cast estremamente affollato con tanti attori giovani. Ci permette di coltivare il talento del futuro.
La Vita promessa, conferenza stampa – la produzione
Continua Stefano Coletta, Direttore Rai 1: “Abbiamo lavorato con Tini Andreatta per caratterizzare l’offerta della domenica al femminile e questa serie si impernia sulla nostra scelta. Sono contento di essere qui perchè è una delle poche fiction che avevo già visto nella prima stagione e che mi aveva catturato non solo per l’intensità delle interpretazioni dei protagonisti, ma anche per la scrittura. A Rai 3 ho lavorato molto sul racconto dei sentimenti e lo faccio oggi a Rai 1, perchè penso che il servizio pubblico debba lavorarci nel 2020. Bisogna lavorare sui nostri pregiudizi, dietro questo melò c’è la possibilità di lavorare su queste tematiche, di riflettere al di là della sceneggiatura del racconto. Rai 1 deve lavorare sul principio della libertà e sul guardare gli altri senza pregiudizio. Chiamai Luisa Ranieri per un intervento sul femminicidio e mi emoziona rivederla. E’ bello vederla qui in una prestazione di maturità.”
Roberto Sessa interviene a nome della produzione Picomedia: “Abbiamo fatto bene ad insistere. La genesi di questo progetto è stata faticosa e complicata. Quando hai in mano una storia potente è un evergreen, si può aspettare il momento giusto. C’abbiamo messo 10 anni, è stata rivalutata quando è arrivata Tini a Rai Fiction. Questa seconda serie secondo me è addirittura più bella della prima. Raccontiamo un mondo con una certa ricchezza, abbiamo costruito l’America degli anni ’30 in Romania – non è stato possibile costruirla qui per una questione di costi. Questa fiction ha gambe per continuare”.
La Vita promessa, conferenza stampa – Ricky Tognazzi
Ricky Tognazzi, il regista: “E’ la prima volta che mi viene proposto un sequel e oggi come oggi sappiamo tutti che opportunità è fare un sequel perchè vuol dire che la serie ha fatto grandi numeri e ha ricevuto il consenso di molte persone. L’idea di riaffrontare questa storia ci ha attratto immediatamente. E’ uno dei lavori più importanti e delle cose più belle che siamo riusciti a fare con Simona. Viviamo in un’epoca di minimalismo e invece qui gli abbiamo dato dentro. Non abbiamo avuto paura del melò. Spero con gusto e con garbo, ma abbiamo avuto il coraggio di usare colori forti. I nostri personaggi affrontano tematiche delicate e moderne: malavita, immigrazione…hanno tutti una forte attualità. E’un gesto d’amore nei confronti della donna. Carmela è madre, è la mamma di tutti noi, di tutti coloro che gravano intorno alla sua famiglia. Quando non ha il sorriso sulle labbra però, state attenti a Carmela! E’ stato molto divertente, io e Simona ci siamo inseriti nel cast come due genitori, come gli anziani, abbiamo aiutato coloro che avevano bisogno di essere introdotti in questa grande famiglia. Vedrete roba che voi umani, su Rai 1, non avete mai visto”.
La Vita promessa, conferenza stampa – Luisa Ranieri
Luisa Ranieri si commuove parlando del suo personaggio e del fortissimo legame che è nato con i suoi colleghi: “Questa seconda stagione mi ha dato la possibilità di affrontare un’altra parte del personaggio. E’ stato interessante essere un’immigrata totalmente integrata nel contesto sociale che sta vivendo e vedere la sua emancipazione: impara a leggere e scrivere, a guidare, a parlare inglese. Ci siamo molto divertiti nello scoprire il modo di parlare inglese di Carmela, il suo modo di essere una donna del suo tempo. E’ grazie a queste donne, che sicuramente in America hanno avuto più chance, se si sono aperte le porte della modernità. E’ un personaggio che ho molto amato. Ho impiegato un mese e mezzo per leggere la prima serie, perchè non mi andava di impegnarmi in una grande serialità. Poi un giorno l’ho letta tutto d’un fiato. Con la seconda serie è successo lo stesso. Non immaginavo quali potessero essere i risvolti di Carmela. La seconda stagione mi ha convinto perchè il personaggio aveva un’evoluzione. Carmela non è perfetta, sbaglia, non riesce a lasciare andare i figli, non si concede l’amore perchè in fondo la sua vita ruota intorno ai figli. Secondo me ci sono aspetti positivi e negativi del personaggio e l’ho molto amata. E’ stato un grande regalo alla mia carriera e a me come donna. Ho inoltre incontrato degli attori straordinari, degli splendidi compagni di viaggio, con i quali siamo diventati una vera famiglia. La mamma è rimasta dentro.”
La Vita promessa, conferenza stampa – la parola al cast
Miriam Dalmazio parla del suo personaggio e si commuove parlando del legame con Luisa Ranieri: “Tutto quello che farà Rosa sarà una conseguenza alla morte del suo amato Michele, che era interpretato da Cristiano Caccamo. Parteciperà anche a degli scioperi, per ricordare anche gli impegni sociali di Michele. Carmela e Rosa trovano un punto di contatto proprio in questo: nell’amore per questo uomo. Capiscono di essere simili. Sono due personaggi straordinari, due fenici che riemergono dalle loro ceneri, sono il ritratto dell’amore verso l’essere donna, verso la famiglia, verso la vita. Nonostante le lacrime che verserete, questa è una serie davvero gioiosa. Questi ruoli permettono di lanciare il cuore oltre l’ostacolo, sono una vera scommessa. Luisa mi ha insegnato il suo essere attrice ed il suo essere donna”.
Francesco Arca spiega l’inaspettato ritorno del cattivissimo antagonista di questa serie: “Il mio personaggio ricompare con una fuga rocambolesca e punta a riprendersi il suo business ed il suo amore nei confronti di Carmela. Rinasco anche io come una fenicie nella seconda stagione e c’è una forte sfumatura di vendetta. E forse stavolta muore, chissà. Vi piacerà sicuramente”
La Vita promessa, conferenza stampa – ulteriori dichiarazioni
Stefano Dionisi parla del suo personaggio: “Bruno è un medico ebreo che si trova in Germania negli anni delle persecuzioni raziali. Riesce a fuggire di nascosto con la moglie. Ci sarà un distacco momentaneo con la moglie, ma si ricostruirà la loro vita e il dolore sarà abbandonato, messo da parte. Bruno ritroverà un nuovo entusiasmo e si innamorerà di Carmela. E’ un personaggio difficile. Interpretare un ebreo che fugge è sempre una grande occasione. Di questi tempi ancor di più. Per me è un onore affrontare una tematica di grande attualità viste le minacce alla Segre, le svastiche sulle porte e tutto il resto”.
Simona Izzo fa un brevissimo commento: “Dentro queste storie c’è molto di noi. Siamo stati la mamma, il papà, ma anche i nonni. Ci siamo infilati nella storia e abbiamo provato a dare il meglio. La scrittura è proprio uno scambio tra un uomo e una donna e stavolta avevo accanto un uomo”.
La Vita promessa, conferenza stampa – domande dalla sala
Per Luisa Ranieri: “Cosa c’era da mettere a punto nella sceneggiatura?”
“Le cose da sistemare erano forse il mettere a fuoco di più. C’era talmente tanto da raccontare che bisognava focalizzarsi su alcuni filoni. Non bastavano tre serate, ce ne sarebbero volute sei. Gli sceneggiatori e la Rai hanno fatto un lavoro di selezione e di specificità del racconto”
A Stefano Coletta viene chiesto se c’è possibilità che si concretizzi un progetto di intrattenimento portato avanti da Luisa Ranieri con Luca Zingaretti.
“Penso da un po’ che in questa fase della televisione la platea abbia bisogno di autenticità. Penso che la gestione di qualsiasi genere se fatta con autenticità e coraggio di mettere in campo relazioni strette e vere fa la differenza. Possiamo banalizzare dicendo che Amadeus e Fiorello hanno vinto perchè erano amici. Io penso che coppie nella vita reale abbiano sempr veicolando un sottotesto di verità, le persone sono più disponibili. Citare Luca e Luisa è perchè conosco il loro potenziale che ha sapore di intrattenimento. Zingaretti è un uomo che dentro ha capacità di canto, grande disponibilità alla musica. L’intrattenimento dovrà nel tempo portare importanti contenuti sociali. Il futuro del nuovo intrattenimento è quello di giocare tra presente e passato veicolando messaggi di impegno civile”.
Risponde anche Luisa Ranieri: “Siamo impegnativi già nella vita, pure in televisione anche no. Non ci abbiamo mai pensato, ma boh chissà, lasciamo tutto aperto”.
Ci si interroga poi sulla possibilità di una terza stagione. “Siamo sempre pronti a scrivere. Speriamo, perchè no. C’è comunque un finale aperto” – chiosa Simona Izzo.