Dopo essersi fatto conoscere in radio, collaborando con Gianni Boncompagni in uno dei mitici programmi di allora, Bandiera Gialla, che galvanizzò i più giovani tra il 1964 ed il 1969 il sabato pomeriggio (ma solo nel ’70 la coppia Boncompagni – Arbore verrà consacrata con il programma intrattenimento, Alto Gradimento), ecco, dunque, Arbore in tv con Speciale per voi, La regia era affidata a Carla Ragionieri, poi a Romolo Siena, infine a Salvatore Nocita. La prima puntata andò in onda il 18 marzo 1969, in seconda serata alle 22.15.
La trasmissione metteva a confronto cantanti e musicisti dell’epoca con il pubblico che interveniva ed era libero di dire la sua, criticando a tu per tu gli artisti che venivano ad esibirsi dal vivo nel programma. Questo confronto schietto tra musicisti e pubblico, che risentiva del clima di contestazione dell’epoca (soprattutto nelle critiche rivolte agli artisti di connivenza al sistema commerciale delle major e nell’esposizione delle problematiche giovanili dell’epoca) portò a famose discussioni: fu il caso di una litigata tra Don Backy ed il pubblico, di Claudio Villa che si confrontò duramente con i giovani in studio (tra cui spiccava il figlio, unico a difenderlo), della fuga in lacrime di Caterina Caselli, offesa dalle critiche ricevute. Ma anche altri beniamini del pubblico furono oggetto di critiche da parte dei giovani presenti in studio: furono i casi di Lucio Battisti, Gino Paoli, Sergio Endrigo.
Oltre al dibattito con i musicisti, la trasmissione ospitava esibizioni dal vivo, dava spazio al teatro, alla letteratura, alla poesia, al cinema. Le note erano un punto di incontro per argomenti molto diversi e soprattutto per i giovani, presenti in studio ed importanti destinatari del programma. Sono gli anni della contestazione studentesca ed i ragazzi, come già detto, discutevano animatamente con gli ospiti, curiosi ed inquieti. La televisione diventava un’occasione per loro per affermare il desiderio di cambiamento. Renzo Arbore, artista sagace,intelligente, preparato musicalmente, che ha precorso sempre i tempi, vide nella loro protesta la voce concreta della massa, facendo risalire la nascita della contestazione ai fermenti rivoluzionari della metà degli anni ’60, alimentati dalla musica dei Beatles.
Al termine di una puntata del 1970 venne eseguita, come sigla di chiusura, la canzone inedita Lasciami vedere il sole di Mogol e Battisti, interpretata dal vivo dai maggiori gruppi del panorama musicale italiano presenti in studio per l’occasione: Camaleonti, Formula 3, Equipe 84, Profeti, Rokes, Dik Dik, Giganti, New Trolls, che si passarono via via il microfono.