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Coronavirus Viva RaiPlay sabato. Il coronavirus COVID-19 sconvolge i palinsesti Rai. Nei giorni scorsi, le reti di Viale Mazzini avevano adattato i programmi alle restrizioni per contenere la pandemia. Ora, si affaccia un ripensamento radicale della programmazione.
La prima novità è che sabato 21 marzo, in prima serata, Fiorello tornerà in video su Rai 1 con il meglio di Viva RaiPlay. La notizia arriva dallo stesso Fiorello, ospite di Italia sì. Il programma condotto da Marco Liorni è andato in onda domenica pomeriggio in parziale sostituzione di Domenica In. L’appuntamento con Viva RaiPlay si ripeterà il 28 marzo e il 4 aprile, con un montaggio realizzato ad hoc per la tv generalista.
Fiorello ha aperto anche ad un’ipotesi clamorosa: “Con il Direttore di Rai1 Stefano Coletta abbiamo pensato che se l’emergenza coronavirus dovesse continuare, si potrebbero trasmettere le repliche delle cinque serate di Sanremo 2020”. Sarebbe una scelta senza precedenti.
Nonostante il successo indiscusso del Festival di Amadeus, però, serpeggia scetticismo sul fatto che le repliche della kermesse possano rappresentare una risposta efficace. Soprattutto, a poco più di un mese dalla sua conclusione.
Diverso il discorso che riguarda Viva RaiPlay. Lo show ha fatto capolino su Rai1 solo nelle serate introduttive, per proseguire in esclusiva sulla piattaforma digitale. Anche per il tipo di intrattenimento che propone, la collocazione sul canale generalista al sabato sembra adeguata.
Sempre da RaiPlay, Rai 2 pesca per la prima serata di venerdì 20 marzo Passeggeri notturni. Una serie tv realizzata in esclusiva per l’offerta digitale, tratta dall’omonima raccolta di racconti e da “Non esiste saggezza”, entrambi scritti da Gianrico Carofiglio.
Girata a Bari, ruota attorno alle vicende noir del protagonista Enrico, un conduttore radiofonico molto popolare, il cui punto di forza è raccontare le storie degli ascoltatori. Tra gli attori, Claudio Gioè, Nicole Grimaudo, Alessandro Tiberi, Alessio Vassallo e Gian Marco Tognazzi.
La Rai, dunque, inizia a far fronte alla situazione straordinaria in modo strutturale. La scelta iniziale è stata quella di continuare le trasmissioni senza pubblico, complice la possibilità di organizzarsi con le registrazioni. Poi, sono arrivate le sospensioni dei programmi. Una lista di chiusure sempre più lunga, fino a coinvolgere buona parte dell’offerta. Ora, la strategia passa alla fase successiva con il ripensamento dei palinsesti.
Evoluzione inevitabile, come dimostra anche l’atmosfera surreale restituita dagli studi televisivi. In particolare, i programmi di intrattenimento hanno risentito in modo sostanziale delle restrizioni decise. Senza pubblico in studio, con la necessità di garantire le distanze e la sicurezza di chi lavora ai programmi, molti show risultavano snaturati e irrealistici. Finché la chiusura è diventata più di un’opzione per i vertici.
Del resto, lo stesso si può dire di altri programmi, compresi quelli informativi. Il già citato Italia sì di domenica pomeriggio, ad esempio, è andato in onda solo grazie ai collegamenti video. Marco Liorni era da solo in studio ed ha interagito con gli ospiti tramite videochiamata o con i collegamenti degli inviati. La rinuncia al face to face toglie centralità agli studi e, di fatto, mina la struttura di molte trasmissioni.
C’è da aspettarsi, dunque, che nei prossimi giorni la Rai continuerà a riscrivere i palinsesti. Lavoro nient’affatto facile da realizzare in poco tempo, ma che la tv pubblica può svolgere attingendo ad un archivio enorme.