Un prodotto di grande qualità, dunque, che prende il testimone da un’altra acclamata serie di cui è andata in onda la scorsa settimana l’ultima puntata della terza stagione. Stiamo parlando di Downton Abbey, l’english drama che ha catturato il pubblico più sensibile alla fiction di prestigio. In questo modo, affermano i responsabili di Retequattro, si vuole proseguire sulla strada della serialirà di valore. Hatfields & McCoys, negli USA è risultato il programma più visto del canale via cavo, History Channel, superando i 14 milioni di spettatori. Vederemo se anche in Italia, dove arriva in prima visione tv, saprà ritagliarsi una larga fetta di pubblico interessato alle vicende raccontate.
La serie è basata su una storia vera interpretata da Costner che, per questa interpretazione, ha ricevuto il suo Golden Globe e uno degli Emmy quale miglior attore. Tra gli altri riconoscimenti Hatfiels & McCoys ha ottenuto un Writers Guild of America, uno Screen Actors Guild Awards, un Satellite Award e un ASCAP Award per la colonna sonora.
Questi, in breve, i fatti raccontati: la lunga faida tra le famiglie Hatfield e McCoy prende il via dopo la Guerra di secessione americana (1861/1865). Esecuzioni, imboscate e incendi tra i boschi ai confini di Virginia e Kentucky sono scatenati dall’uccisione di Asa McCoy nel 1865. I due ex compagni d’armi William Hatfield (Kostner) e Randolph McCoy (Paxton) si giurano vendetta e da allora, complici la disputa sulla proprietà di un maiale e la storia d’amore tra i rispettivi nipoti Johnse e Roseanne, la scia di morti continua inesorabile. Si fermerà solo nel 1891 lasciando sul campo decine di giovani.
La miniserie è stata diretta da Kevin Reynolds, già regista di Costner in “Fandango” (1985), “Waterworld” (1995) e “Robin Hood-Principe dei ladri” (1991) su grande schermo. Costner è altresì produttore con Leslie Grief, Nancy Dubu e Dirk Hoogstra. Le riprese sono avvenute in Romania e nel West Virginia.
La critica d’oltre oceano si è espressa in maniera favorevole. “Hollywood Reporter” ha esaltato le “interpretazioni in stato di grazia di Kevin Costner e Bill Paxton”, “Tv Guide” ha commentato che “si riesce a respirare la sabbia sporca che ha pervaso quell’epoca”. “People” ha etichettato il prodotto con l’aggettivo “potente” alla fine della messa in onda, mentre “Variety” ha definito “intenso e avvincente” tutto il racconto televisivo.