All’Arena di Giletti l’attenzione è puntata su Franco Fiorito, ospite in studio; ad accompagnarlo il suo avvocato Carlo Taormina.
Condannato per peculato a 3 anni e 4 mesi in primo grado, l’ex capogruppo del PdL alla regione Lazio dichiara di essere stato semplicemente un rappresentante dei conti correnti del gruppo.
Notiamo che oggi viene dato molto più spazio al pubblico parlante rispetto alle puntate dei giorni scorsi.
In studio ci sono Guido Crosetto (Fratelli d’Italia), Rosario Crocetta (presidente della Regione Sicilia), Salvatore Tramontano(vicedirettore de Il Giornale), Elisabetta Gualmini (La Stampa), il costituzionalista Michele Ainis ed Emanuele Lauria (La Repubblica).
Per dare spazio all’altra politica, quella buona, è presente anche Iaia Calvio, ex sindaco di Orta Nova, una cittadina di 18mila abitanti. LA donna è stata sfiduciata dall’incarico per via delle troppe richieste di favori. «Vogliamo introiettare l’idea che non si vota per sé ma per tutti? Non abbiamo bisogno di anime belle, ma di persone coraggiose che si assumono responsabilità per tutti» insiste.
Esce Fiorito, si discute ora delle indennità dei capogruppo della regione Sicilia per poi passare alla legge elettorale di cui tutti discutono senza ancora averla letta. Naturalmente, essendosi svolto solo ieri, non può mancare l’incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi.
L’Arena si conclude con un’intervista a Matteo Salvini, segretario della Lega: «contesto la Kyenge per lo ius soli, perché vuole la cancellazione dell’immigrazione clandestina e altre idee, come riservare il 10% dei posti di lavoro nelle aziende agli immigrati».
Su Canale 5 intanto, archiviate le baby squillo, passata la bufera del caso Paolini, Domenica live si apre di nuovo con i minori. Si comincia infatti con un filmato, mentre lo schermo titola « Modà nella bufera». Ci si riferisce al sonico del noto gruppo, accusato di molestie su quattro minori, e ora agli arresti domiciliari.
In studio Irene Cao ;Marco Rossi, Patrizia Asburgo Lorena, Karina Cascella, Antonio Marziale, Francesca Barra. In collegamento da Rieti Alessandra Borgia, pronta a parlarci della suora che ha partorito.
Prima però si torna sulla caserma di Ascoli, con le intercettazioni riportate nei verbali dell’inchiesta: emergono scenari da orgia, nonostante tutti i bip che l’orario richiede.
Poi arriva l’inquietante interrogativo: «l’Italia è tutta a luci rosse?» E via con l’intervista al malato di sesso. Sono le 14.31, l’argomento ideale per concludere il pranzo della domenica.
Ancora: «sesso in cambio di lavoro», con la riproposizione di un servizio integrale di Max Laudadio per Striscia la notizia.
In seguito si cerca di collegare il parto della suora con l’Italia a luci rosse, ma cosa c’entra una religiosa che non rispetta il voto di castità con tutto ciò?
Tocca poi alla «poliamorosa», una donna che «ama» più persone. Adesso si chiama amore, ma solo a causa della fascia protetta, anche se poco prima si parlava tranquillamente di sesso. Autori confusi?
Francamente, rimane ancora un mistero cosa ci faccia il presidente dell’Osservatorio dei minori in un programma che affronta argomenti simili, che potrebbero avere comunque una loro dignità, ma non con un taglio così trash.
La D’Urso comunque, dice di invidiare la poliamorosa, perché secondo lei è il sogno di tutte le donne. Inqualificabile.
Si passa quindi alla mania dei «week end a luci rosse» per poi passare a un’anteprima di Lucignolo sulle «dominatrici»: donne in mascherina che infliggono dolore fisico. Bene, siamo già al bondage.
E’ poi la volta dei car sex, riciclando un servizio delle Iene: parcheggi per incontri «a luci rosse». A questo punto, siamo già in grado di rispondere alla domanda iniziale: no, l’Italia non è tutta a luci rosse, ma se prosegue così, potrebbe diventarlo prima della fine della puntata.
Si cambia argomento: caso Di Cataldo-Migliacci. Il cantante è ospite in studio, dopo essere stato scagionato dall’accusa di aver picchiato la compagna e averle provocato un aborto spontaneo. L’aborto non è stato provocato dalle percosse dichiara, ma di fatto la donna aspettava un bambino. Di Cataldo lamenta inoltre di vedere pochissimo la loro bimba.
Si prosegue su questa falsariga; il prossimo ad entrare in studio è Maurizio Rigamonti, Il padre fuggito con il bambino di otto anni e ora indagato per sottrazione di minore. L’ex moglie lo accusa di violenze domestiche.
L’intervista è molto lunga, un’ora circa. Durante l’incontro con la D’Urso , vien fuori un precedente penale dell’uomo per detenzione di sostanze stupefacenti. Interviene telefonicamente l’avvocato della donna.
Nel frattempo, inizia Domenica In: un emozionato Paolo Jannacci canta brani inediti del padre. Mentre su Canale 5 Rigamonti e il legale alzano i toni, la Venier è a tu per tu con Concita De Gregorio. La presenza della giornalista presta il fianco alla discussione sul caso, proprio quando si conclude sulla rete concorrente, di Maurizio Rigamonti. Si passa infine alla violenza sulle donne, che, secondo la De Gregorio, accettano questo stato di cose per un perverso senso di superiorità: si giustifica perché si sa che in fondo l’altro non ha ulteriori strumenti per affermare le proprie ragioni.
In promozione per il film Tutta colpa di Freud, Marco Giannini; lo segue Antonio Cupo per Anita B., pellicola di Roberto Faenza.
Per i 60 anni della tv pubblica poi, arrivano Iva Zanicchi e Orietta Berti; vengono proposti vecchi filmati che avrebbero giovato ai video visti e rivisti nello Speciale Techetechetè.
Ma torniamo su Canale 5, dove arriva Francesca Testasecca, Miss Italia 2010, finalista a Ballando con le stelle, programma di Rai Uno. La padrona di casa la accoglie con testuali parole: «Francesca e il suo grandissimo seno». Scopriamo poi le intenzioni della ragazza di ridurlo e la sua liason con Mario Ermito, ex concorrente del Grande Fratello. Non manca il messaggio della nonna, giusto per puntare sui collaudati sentimenti a buon mercato.
Continua il cross over tra generalista e servizio pubblico: dopo la Testasecca infatti, arriva in studio Loredana Lecciso. Di cosa si parla? Facile, del concerto di Mosca in cui si è riformata la coppia Al Bano-Romina, trasmesso da Rai Uno. Poi la Lecciso assicura di non aver rubato il vestito da sposa a Romina
Riccardo Fogli papà a 66 anni, presenta in studio la piccola Michelle Mary insieme alla sua giovane compagna. Dispiace vedere una gloria della musica italiana lì, a sbandierare il suo quotidiano; meglio D’agostino che spiega con ironia la «tresca» di Hollande agli spettatori di Rai Uno.
Poco dopo, Pupo che, novità, racconta delle sue donne e della sua precoce carriera sessuale.
Si chiude con un appello a pagare il canone, con tanto di gaffe su un canone di ben 11mila euro. Di là però, su Canale 5, va molto peggio: il sipario cala su un Riccardo Fogli che dà da bere alla bimba con un metodo alquanto insolito. E cioè: bevendo dalla bottiglietta, scaldando l’acqua in bocca, risputandola nel tappo e, infine, offrendola all’inconsapevole piccola.
Gli ultimissimi istanti, sono dedicati allo speciale di Matrix su La Grande bellezza.
E’ stata una domenica difficile. La nostra pazienza di telespettatori è stata messa a dura prova.
Appuntamento a domenica prossima.