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Ezio Bosso è morto. Il pianista che non aveva mai smesso di affrontare la vita con coraggio, è scomparso la sera del 14 maggio nella sua casa di Bologna. A provocarne il decesso, il degenerare della malattia neurologica con la quale conviveva da anni e contro la quale ha lottato strenuamente. Direttore d’orchestra, oltre che pianista, era nato il 13 settembre 1971 a Torino.
Ezio Bosso è morto, scompare il pianista coraggioso
Il grande pubblico televisivo ha iniziato a conoscere ed apprezzare Ezio Bosso sul palcoscenico del teatro Ariston di Sanremo. Era il 2016 e a gestire la manifestazione c’era Carlo Conti. Furono momenti emozionanti per la delicatezza della sua musica ed il coraggio con cui affrontava la malattia. Una malattia che lo perseguitava dal 2011. Dopo l’asportazione di una neoplasia, scoprì di essere stato colpito da un male autoimmune che non era la SLA.
Bosso ha combattuto senza mai arrendersi. Ed ha più volte affermato che la musica per lui era importante come respirare.
La sua produzione è davvero sterminata e spazia in tutti i settori. Bosso, infatti, si è occupato anche di musica da film. Ha lavorato con Gabriele Salvatores componendo le colonne sonore di Io non ho paura, Quo vadis, baby? e del recente Il ragazzo invisibile. A Londra ha ricoperto il ruolo di direttore stabile e artistico del The London Strings.
Ultima apparizione in tv
L’ultima apparizione di Ezio Bosso in tv risale al 25 dicembre 2019. Rai 3, allora diretta da Stefano Coletta, mandò in onda il suo speciale Che storia è la musica.
Era il suo secondo evento dopo il primo, andato in onda il 9 giugno dello stesso anno, sempre su Rai 3.
Ezio Bosso raccontava l’avventura musicale ed anche la vita privata del grande musicista russo Pëtr Il’ič Čajkovskij. In particolare Bosso si era dedicato alla sesta sinfonia, la celebre Patetica. Ed aveva svelato di aver scelto Čajkovskij perché il musicista amava il Natale più di ogni altra festività.
Appena la notizia della morte di Ezio Bosso si è saputa, il cordoglio è stato unanime, anche sui social. Ennio Morricone gli ha reso omaggio scrivendo: “era una luce nella musica che aveva tanta voglia di brillare”. Fedez ha twittato: “Un grande esempio di arte e resilienza. Che dispiacere”.
La lista di chi ha voluto ricordando è lunga. Tra gli altri Giorgia e Carlo Conti che ha postato una foto in cui erano insieme sul palcoscenico del teatro Ariston.E poi Emma Marrone, Alessandro Gassmann, Enrico Mentana e tanti esponento del mondo politoco.