Tg1 Dialogo racconta oggi la storia del quindicenne Carlo Acutis morto a soli 15 anni per una forma di leucemia fulminante. Il giovane, dai grandi valori spirituali, viene beatificato il prossimo 10 ottobre.
Tg1 Dialogo racconta il giovane Carlo Acutis
La storia di Carlo Acutis è estremamente commovente. Carlo era un ragazzo normale, un adolescente con tutte le emozioni ed i gusti dei coetanei.
E’ stato stroncato da una leucemia fulminante a 15 anni. Ed oggi è amato da molti giovani in tutto il mondo.
Questa drammatica vicenda la racconta Tg1 Dialogo, rubrica del Tg1, in onda sabato 25 luglio alle 8.20 su Rai 1.
Carlo sarà beatificato dalla Chiesa ad Assisi il prossimo 10 ottobre.
Lo speciale propone testimonianze e interviste sulla vita di un teen ager sportivo, appassionato di computer e molto vicino ai valori della spiritualità francescana.
Aveva un carattere vivace e particolarmente estroverso che lo faceva benvolere da tutti. Ma Dio aveva su di lui un piano diverso.
Carlo era un influencer positivo, innamorato dell’Eucarestia e di tutti coloro che si trovavano in difficoltà fisiche e morali. Papa Francesco lo ha citato nell’esortazione apostolica Christus vivit.
Il Pontefice ha detto: “Ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo”. Nella rubrica a cura di Piero Damosso, anche il commento di padre Enzo Fortunato, direttore della rivista San Francesco, del Sacro Convento di Assisi.
Chi era Carlo Acutis
Carlo Acutis è morto il 12 ottobre 2006 a Monza. A portarlo via a soli 15 anni, una leucemia fulminante per la quale non è stata possibile nessuna cura. Una tragedia per la famiglia.
Il giovane apparteneva ad una famiglia di primo piano del mondo finanziario italiano. Nato a Londra nel 1991, dove i genitori si trovavano per motivi di lavoro, mostrò subito un fervore religioso particolare.
Infatti, fece la Prima Comunione, con un permesso speciale, a sette anni. Frequentata la Messa ogni giorno. Ed ogni giorno recitava il Rosario. Fu un grande appassionato delle figure religiose e dei santi della Chiesa. Amava l’Eucaristia, al punto da allestire una mostra sui miracoli eucaristici che oggi è rimasta online e ha avuto un successo inaspettato, anche all’estero.
Padre Roberto Gazzaniga, gesuita, insegnante dell’Istituto Leone XIII, storica scuola della Compagnia di Gesù a Milano, ha ricordato Carlo arrivato lì, a liceo classico, nell’anno scolastico 2005-2006. Ed ha avuto parole di grande apprezzamento “per l’eccezionalità del giovane pieno di una interiorità cristallina e festante che univa l’amore a Dio e alle persone in una scorrevolezza gioiosa e vera. Lo si poteva additare e dire: ecco un giovane e un cristiano felice e autentico”.
Grazie alla sua fervida fede, anche il domestico di casa Acutis, un induista di casta sacerdotale bramina, decise di farsi battezzare.
Le ultime parole del ragazzino, consapevole di dover morire, furono: “Offro tutte le sofferenze che dovrò patire al Signore, per il Papa e per la Chiesa, per non fare il purgatorio e andare dritto in paradiso”