Cari amici vicini e lontani è stato il programma che rappresentò il ritorno televisivo di Renzo Arbore dopo un periodo di assenza dagli schermi. Fu un successo incredibile, riuscendo a battere negli ascolti la programmazione di Canale 5. Era dedicato al 60° anniversario della Radio Italiana, nata come Eiar, e andò in onda in 6 puntate dal 30 ottobre al 4 dicembre 1984 su Raiuno. Il programma era ideato da Emmanuele Milano, mentre gli autori del programma furono lo stesso Renzo Arbore con Riccardo Pazzaglia, Aldo Zappalà, Francesco Macchia e Bruno Voglino.
Renzo Arbore fu il goliardico ed elegante presentatore di questo varietà all’insegna della nostalgia, dove fu ripercorsa con dovizia di particolari e passione la storia della radio italiana, grazie alla partecipazione dei suoi protagonisti, da Nunzio Filogamo, a cui fu ispirato il titolo della trasmissione, conduttore radiofonico fin dagli Anni ‘30 a Pippo Barzizza e le prime orchestre radiofoniche, da Silvana Fioresi a Carla Boni, da Alberto Sordi a Corrado, da Ernesto Bonino a Claudio Villa, da Lelio Luttazzi a Gianni Boncompagni e Giancarlo Guardabassi, da Silvio Gigli a Mike Bongiorno, da Enrico Montesano a Gigi Proietti, da Johnny Dorelli a Ugo Tognazzi, da Dario Fo a Raimondo Vianello, da Vittorio Gassman a Gino Bramieri, da Michelangelo Antonioni al Duo Fasano. E le trasmissioni radiofoniche ricordate? Tantissime, in 60 anni la radio ne ha lanciate delle più svariate. Proviamo a ricordare quelle più significative? I quattro moschettieri, Oplà, Rosso e Nero, i primi Festival di Sanremo, prima che nascesse la tv nel 1954, Gran Baraonda, e poi Gran Varietà, Batto Quattro, Hit Parade, La corrida, Ferma la musica, Buon Pomeriggio, Chiamate Roma 3131, Il gambero, Bandiera Gialla, Alto Gradimento, Voi ed io, Supersonic, Spazio X.
Arbore si esibì come clarinettista nell’Orchestra dei “Senza Vergogna”, che comprendeva tra i nomi più famosi Gegè Telesforo, Stefano Palatresi, Massimo Catalano e Marcello Cirillo.
La sigla finale del programma era eseguita dalle Gemelle Nete, che presentarono una rivisitazione del successo del Quartetto Cetra, Un bacio a mezzanotte, che le gemelle piemontesi cantavano accompagnate da Arbore e dai “Senza Vergogna”.