I due personaggi si sono mostrati in vesti inedite. Vauro, solitamente, durante la trasmissione, rimane seduto in disparte senza partecipare al dibattito. Giovedì, invece il vignettista toscano è stato protagonista di un acceso diverbio con Flavio Briatore.
L’imprenditore era ospite nello studio di Michele Santoro per la seconda volta (c’era già stato un precedente nel novembre 2012), raccogliendo diversi applausi dal pubblico presente e, nel frattempo, anche molti commenti entusiasti su Twitter. Parlando del viaggio di Letta in Medio Oriente ad esempio, Briatore ha dichiarato che i 500milioni ottenuti dal premier sono in realtà una “mancia” dagli emiri, vista la “massa di denaro” disponibile in Kuwait. Poi, parlando della situazione politico-economica del Paese, ha sostenuto che i cittadini normali, quelli che sono in difficoltà, vedono i politici come gente “che complica la vita a tutti quanti e non risolve mai un problema”. Ha poi aggiunto che la gente non ce la fa più, e non c’è futuro perché la politica non fa le riforme; esistono due Italie, quella della politica e l’Italia “che non arriva a fine mese”, dove le fabbriche chiudono e i dipendenti vengono licenziati.
Chi dunque ha visto lo spettacolo dei grillini in televisione, avrà pensato che almeno c’è un’opposizione.
Ovviamente, prima di ogni sua considerazione, l’imprenditore ha sottolineato di vivere all’estero.
Davvero troppo per Vauro. Per la prima volta lo abbiamo sentito alzare la voce, arrabbiato come non mai: “Lei che ne sa di chi non arriva alla fine del mese? Possibile che in questo Paese ci innamoriamo sempre di anziani milionari? Berlusconi, Grillo e ora pure Briatore!”
L’imprenditore ha ribattuto di avere origini umili, essendo figlio di insegnanti; Vauro però non è rimasto ad ascoltare: “Le conosco tutte le storie dei milionari, nessuno di voi è nato ricco, vero?”, alludendo in maniera indiretta alle accuse di evasione fiscale di Briatore. Lo scontro verbale è proseguito, chiosato infine con un “rancoroso” indirizzato al vignettista. Briatore ha così semplificato il diverbio, portandolo sul binario di uno scontro ideologico tra destra e sinistra legata alla vecchia nomenclatura.
Mentre The Apprentice fatica a decollare e il Boss non fa più paura a nessuno, il Briatore televisivo di Servizio Pubblico sembra piacere al pubblico, colpito da questo miliardario convinto che ai cittadini non interessano le scaramucce politiche perché costretti a tirare avanti tra mille difficoltà. Che questa presenza abbia il fine di rilanciare il programma su Sky?
Briatore fa il Boss anche a Servizio pubblico
7 Febbraio 2014
2 Minuti di lettura
0
Commenti