In generale si riscontra un malcontento che riguarda gli ospiti musicali. Il popolo del social network contesta le scelte che sono parse poco contemporanee ed accattivanti. Su Twitter si storce il naso leggendo i nomi di Gino Paoli, Claudio Baglioni e Renzo Arbore. Se la presenza di quest’ultimo però è legittimata dai festeggiamenti per il sessantesimo anniversario della televisione italiana, gli altri due artisti hanno scatenato feroci critiche da parte del mondo della rete.
Forse ci si aspettava personaggi che rappresentano al meglio la manifestazione; cantanti che hanno trovato in Sanremo il trampolino di lancio di carriere di lungo corso e di respiro internazionale. Archiviata già da settimane l’ipotesi Pausini (assente giustificata per improrogabili concerti in Brasile), i “cinguettii” fanno i nomi di Andrea Bocelli e soprattutto di Giorgia. Proprio quest’ultima è stata protagonista negli ultimi due mesi di voci di corridoio che la davano come ospite praticamente certa insieme ad Alicia Keys per cantare “I will pray”, ultimo singolo dell’artista romana. Peccato che queste indiscrezioni non siano mai venute né dal conduttore né dai suoi collaboratori, quindi – malcontento a parte – non si può accusare Fazio di non aver mantenuto una promessa mai fatta.
Per altro non si capisce come mai sia stata enfatizzata così tanto l’esibizione di un duetto che non rappresenta di certo uno degli apici di carriera di nessuna delle due cantanti che nei rispettivi repertori hanno pezzi di gran lunga superiori. Detto questo, sarebbe stato un onore per il Festival ospitare le loro voci. Così come sarà un onore avere sul palco Paoli e Baglioni, due colonne portanti della storia della musica italiana, a prescindere dai gusti personali. Fazio e la sua squadra l’anno scorso hanno dimostrato di saper offrire uno spettacolo ragionato e di qualità e siamo sicuri che anche la partecipazione dei citati cantautori si inserirà pienamente in questo solco. I più giovani potranno in ogni caso trovare conforto negli ospiti internazionali, a partire da Stromae e Paolo Nutini che a loro volta avranno modo di farsi conoscere e apprezzare da un pubblico più vasto di quello a cui per ora si rivolgono in Italia.