Alberghi con prenotazioni in netto calo, la centralissima piazza Colombo dove staziona, solitario, il grande camper della Polizia di stato, un piccolo manipolo di curiosi davanti al Teatro Ariston, la stazione ferroviaria semideserta. E si nota che questa volta c’è poco divismo. I vip, almeno per ora sono blindati, o meglio preferiscono rimanere chiusi nei loro hotel. Domenica è arrivata a Sanremo la bellissima Laetitia Casta: strano, ma vero, nessuno se n’è accorto. “Un po’ tutto quello che ruota intorno al Festival è in crisi – ha ammesso il Presidente di Federalberghi sanremese Igor Varnero – Ci sono meno inviati, meno discografici, i soggiorni dei turisti sono più brevi. Registriamo un calo del 20-30% delle prenotazioni alberghiere rispetto al 2008. Ci attendiamo il tutto esaurito solo negli ultimi tre giorni, non più certo durante l’intera settimana festivaliera, come accadeva fino a qualche anno fa”.
Inoltre alcuni alberghi storici della città della riviera sono stati chiusi e, a dispetto della crisi, i prezzi dei soggiorni non sembrano aver avuto un ridimesionamento. Al contrario, soprattutto negli ultimi giorni della kermesse canora sono addiruttura aumentati.
Ma le mutazioni investono anche il pubblico, con un singolare ritorno. E’ ancora Varnero a parlare: “Curiosamente anche gli acquirenti dei biglietti del Festival sono cambiati. Non sono più italiani, bensì stranieri, in particolare sono arrivati i russi, grandi appassionati della manifestazione. E infatti la gara canora, nonostante la crisi, resta un prodotto importantissimo per la città. Una vetrina formidabile rivolta ai mercati emergenti”. La Russia per prima, come nella Belle Epoque. Come mai tutto questo interesse da parte della Russia? Chi dobbiamo ringraziare di questa grande popolarità da parte dei Paesi dell’est: Al Bano e Romina, Pupo al secolo Enzo Ghinazzi, Toto Cutugno, Gianni Morandi o chi altro?
Vedremo, intanto fin da questa sera se ci saranno in platea almeno alcune delle rappresentanze di nostri connazionali che, fino a qualche anno fa, arrivavano da ogni parte d’Italia per applaudire i propri beniamini.