Con “Nu juorno buono” Rocco si presenta nella sezione Nuove Proposte, il suo video sta macinando migliaia di visualizzazioni in rete e le radio trasmettono la poetica positiva sulla Campania con enorme frequenza al punto che il ventenne rapper è considerato tra i favoriti alla vittoria tra i giovani. Ci saranno tutti i giovani campani a spingere al televoto “Nu juorno buono” un rap che mostra la terra dei fuochi ed il suo popolo sotto un angolo differente di inquadratura e che fin dal primo ascolto conquista anche il pubblico più adulto.
Come mai lei e Clementino avete più facilità ad imporre il dialetto in tutt’Italia?
“E’ merito del cambiamento radicale di questi anni, l’avvento di internet e dei social network ha dato la possibilità al pubblico di fruire maggiormente e meglio dei nostri testi perché magari possono leggerli e trovare la traduzione di qualche parola”.
Lei è l’unico campano a Sanremo è un peso maggiore per lei?
“Sicuramente sento il peso di una terra che vuole avere un rappresentante che la riscatti. Scherzando dico che quest’anno non c’è Nino D’Angelo, non c’è Gigi D’Alessio, ma ci sono io. La Campania riparte dal rap ed è un segno forte su un palco che ha sempre privilegiato la canzone, è una ventata nuova”.
Da più parti la considerano tra i favoriti
“Sono onorato di questo, ma la vittoria è fine a sé stessa, per me la vittoria è stata quella di portare mio padre e mia madre a Sanremo: la mia è una famiglia solida ma con pochi mezzi e portarla in mezzo ai borghesi di Sanremo è la mia vittoria, la rivalsa sociale della mia famiglia”.
Nu juorno buono dimostra il suo attaccamento alla famiglia e racconta la sua terra come un sogno
“E’una specie di sogno, nelle strofe descrivo i problemi della terra dei fuochi, il migrare per trovare lavoro, il mio accento che si deve sentire. Sono orgoglioso delle mie origini, l’accento campano si riconosce anche se parli in inglese. In rete ci sono tanti rapper che parlano di cocaina, di prostitute, io sono un rapper che parla solo di cose positive per non dare ai ragazzi esempi sbagliati”.
Pur non avendo finito gli studi ha continuato a studiare da autodidatta, è un esempio per tanti ragazzi.
“Non ho avuto la possibilità di studiare, ho preso il diploma da solo ma sarei voluto andare all’Università. La scuola è fondamentale per i giovani, io non voglio essere un esempio a lasciare la scuola perché la reputo l’unico mezzo per avere una formazione culturale e di vita anche se utilizzando la rete ci si può documentare e fare una cultura”.
Dopo Sanremo, progetti futuri?
“Per ora esce un EP con 4 brani, stiamo lavorando al nuovo disco che esce in primavera, penso intorno al 25 marzo, un nuovo album di inediti, un altro passo avanti nella mia crescita e in questo lavoro mi esprimerò sia in italiano che in napoletano, con il supporto dei migliori producer della scena hip hop italiana e non. Ci saranno importanti partecipazioni di protagonisti della scena rap tra cui Clementino, Noyz Narcos ed Ensi, con incursioni della migliore musica d’autore con artisti quali Federico Zampaglione ed Enzo Avitabile”.