Con un ranuncolo in mano, Pif va dalla Casta; emozionato al cospetto della bellezza francese si confonde. Improvvisamente il fiore si chiama “foruncolo”.
Il tour nel Teatro dell’Ariston prosegue: Gianfranco Agus ha lavorato a un sacco di puntate de La vita in Diretta, ma non è mai riuscito ad assistere a un Festival dalla platea. Bisogna fare giustizia: ecco perché fotografi, cameraman e giornalisti corrono verso Beppe Grillo.Ovviamente Pif non può fare a meno di riprendere i due lavoratori che hanno minacciato di buttarsi giù; ci mostra anche la faccia provata di Fazio durante la pausa pubblicitaria.
Ricordate la busta col pronostico? Stasera la apriamo: il conduttore aveva scritto 43-46%. Ha indovinato.
Fine dell’anteprima: spazio al programma che segue quello di Pif.
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Eccoci dunque: la seconda serata di Sanremo si apre ricordando il maestro Alberto Manzi, che con Non è mai troppo tardi ha insegnato a leggere e scrivere agli italiani; lui lo definiva un corso “per il recupero dell’adulto analfabeta”.
Claudio Santamaria legge una toccante lettera del maestro ai suoi ragazzi; aspettate prima di trattenere le lacrime: si tratta di promozione. L’attore romano infatti, sarà su Rai Uno con una fiction intitolata appunto Non è mai troppo tardi.
Sigla di apertura sulle orme dei varietà del sabato sera: sul palco le gemelle Kessler. La Littizzetto si unisce al loro balletto. A Fazio preme “salvaguardare il Festival”: è una festa popolare e tale deve rimanere, dice. Ci ricorda inoltre che stasera ascolteremo gli altri 7 big in gara: il decreto del pezzo che passa dipende per il 50% dal televoto e, per l’altro 50%, dalla sala stampa.
Il primo ad entrare è Francesco Renga: canta A un isolato da te. Ma solo noi notiamo una impressionante somiglianza con L’essenziale di Marco Mengoni? Comunicazione di servizio: quella ha già vinto l’anno scorso. Il secondo brano è Vivendo adesso , scritto da Elisa.
Presenter per Renga, le Kessler; passa Vivendo adesso con il 56%.
Terminata la pausa pubblicitaria, tocca a Giuliano Palma; per lui è la prima partecipazione.
Primo brano: Così lontano. Come con Renga, dirige Beppe Vessicchio: a Lucianina non sembra vero. Nel pezzo la firma di Nina Zilli è un marchio impresso a fuoco, tanto che ricorda molto 50.000 lacrime della cantante. Poi è la volta di Un bacio crudele; questa invece viene direttamente da un film dei Blues Brothers, o almeno da un suo remake.
Stop al televoto; per proclamare la canzone che gareggerà per il primo posto, direttamente da Sochi, Armin Zoeggeler, il campione di slittino sei volte medaglia d’oro alle Olimpiadi. Il verdetto: passa Così lontano. Lo sportivo racconta che lo slittino pesa 25 chili, che la velocità raggiunta può essere anche di 140 Km all’ora, che si guida con tutto il corpo. Pubblicità.
Considerazione a margine: stasera il ritmo ci sembra migliorato. Speriamo di non doverci smentire a breve.
I conduttori , alternandosi, leggono una lista di cose belle: è tuo figlio quando ti sputa in faccia la pastina e, dopo che l’hai assaggiata, capisci che ha fatto bene; è tuo nonno che si addormenta davanti alla tv, anche se sta guardando Sanremo; svegliarsi un giorno e accettare di avere la cellulite: è dire “mi piaci”, anche se hai la cellulite. il momento ricorda molto i programmi di Fazio e Saviano.
Terza concorrente, Noemi con Un uomo è un albero. L’altro brano è Bagnati dal sole.
A proposito: finalmente un look di dubbio gusto di cui sparlar (dopo l’abito di ieri della Casta, naturalmente).Nell’ ordine: capelli rasati ai lati della testa, vestito in tessuto da tenda di broccato, collana probabilmente prelevata dall’ultima astronave che ha toccato terra.
Ad ogni modo, per noi buona la seconda. A proclamare il pezzo che passa il turno, al direttrice del Mart, il Museo di Arte Contemporanea di Trento e Rovereto.
Appunto: la canzone finalista è Bagnati dal sole. Adesso è il turno di Renzo Rubino: Ora. Non ci sbagliavamo: oggi il ritmo è molto più sostenuto, anche nei pezzi. Un brano come quello di Rubino ad esempio, ieri avrebbe potuto movimentare una scaletta irrimediabilmente noiosa. Per lanciare il televoto, Fazio si ricorda dei suoi esordi da imitatore.
Seconda canzone Per sempre e poi basta; l’atmosfera cambia, le luci si abbassano per creare una dimensione più intima. Applausi scroscianti per il ragazzo: la sua esibizione è stata particolarmente apprezzata dal pubblico in sala.
Entra Kasia Smutniak, ed è subito marchetta per il film di Ozpetek: l’attrice polacca legge il verdetto, che va a favore di Ora. Pubblicità.
Momento teatrale sul palco: Franca Valeri. L’attrice inscena una telefonata in cui dice di voler conoscere la Littizzetto; entra quindi la comica torinese, che finge di essere al telefono con la madre.
Fazio regala un mazzo di fiori alla Valeri; per lei è la prima volta a Sanremo. Mentre esce, la platea si alza in piedi in omaggio a questa forte novantaquattrenne.
Prossimo cantante in gara, Ron: Un abbraccio unico. Segue Sing in the rain, decisamente più radiofonica. A leggere il responso di televoto e sala stampa, Gian Antonio Stella. Il tema di questo Festival è la bellezza, ma con l’autore de La Casta sarebbe più opportuno parlare di bruttezza: le mafie hanno bisogno del brutto, risponde lui, perché se vivi nel degrado estetico, senti meno l’orrore del resto. E’ necessaria, aggiunge, un’inversione di rotta: non è possibile che un Paese come l’Italia debba ricavare solo il 4% di Pil dal turismo.
Ron gareggerà con la seconda canzone presentata.
Pubblicità, poi vedremo all’Ariston Claudio Baglioni.
Baglioni si siede al pianoforte, e attacca con la “canzone più bella del secolo”: “Quella sua maglietta finaaa”… Ammettiamolo: Strada facendo la stiamo cantando tutti, però questo Sanremo è un continuo amarcord. Nettamente meglio di ieri, ma sempre con lo sguardo rivolto all’indietro, impegnato nella celebrazione di un passato glorioso a cui guarda con nostalgia.
Intanto Baglioni esegue Avrai, poi Mille giorni di te e di me. Applausi scroscianti; in platea vogliono il bis. Lui invece concede un momento retorico sull’onestà che è un peso; in mezzo all’onestà però, c’è subito spazio per ricordare il suo tour che parte a breve. Ultimo brano per il cantante; Fazio gli augura buon tour, ed è ancora pubblicità.
Riccardo Sinigallia, ex Tiromancino: Prima di andare via. Fazio non trattiene l’entusiasmo: non vede l’ora che gli spettatori la ascoltino. E a giudicare dall’attacco, potrebbe anche avere ragione. Il secondo brano è Una rigenerazione: a differenza dell’altra, qui l’eco dello stile dei Tiromancino è molto più lontano.
Signori e signore, ecco a voi la pallavolista Veronica Angeloni in abito color evidenziatore; essendo un appassionato, Fazio le chiede in quanti si gioca. Vince Prima di andare via.
L’annuncio prima del break: Sanremo continua… con l’ennesima pubblicità.
Settimo big in gara, Francesco Sarcina, ex leader del gruppo Le Vibrazioni. La prima canzone che presenta è Nel tuo sorriso. Per il secondo pezzo, la scelta è ricaduta su In questa città. E’ vero che c’è sempre bisogno di un secondo ascolto, ma qui abbiamo l’impressione che una canzone valga l’altra.
Scende dalla scala il pugile Clemente Russo, che sarà un grande Campione, ma noi preferiamo ricordarlo per la sobria mise sfoggiata il girono del suo matrimonio. Stasera purtroppo è in completo nero e papillon. I votanti decretano buona la prima.
Subito dopo il break, l’ospite che non piace alle associazioni cattoliche: il cantautore canadese Rufus Wainwrigh. C’è il serio dubbio che i quattro giovani possano esibirsi domani mattina. Eccolo qui Rufus: pianoforte e voce in Cigarettes e Chocolate Milk. A Sanremo i momenti migliori sono sempre a mezzanotte. E’ mezzanotte e un quarto: nessuno dei quattro giovani è ancora salito sul palco. Quando devono cantare questi poveri sconosciuti, il regolamento va di fretta: i conduttori aprono subito il televoto assegnando i vari codici ai giovani.
E’ il turno di Diodato, Babilonia.
Il secondo a calcare il palco dell’Ariston è Filippo Graziani, figlio di Ivan: Le cose belle
La terza proposta è Bianca: Saprai.
Ultimo giovane in gara, Zibba: Senza di te. “Mi piacerebbe giocare di più, a volte lasciarmi andare, ma mi riduco a un pensatore noioso e volgare”: questo ragazzo merita di vincere.
Ultimo blocco pubblicitario. La canzone dello spot Coconuda: l’abbiamo ascoltata talmente tante volte che ormai potremmo avere voglia di televotare la canzone a Sanremo.
L’attesa per i giovani è finta: i primi due semifinalisti sono Zibba e Diodato. A noi sono piaciuti entrambi: bravi.
Nel frattempo Fazio si è messo in vestaglia, visto che “s’è fatta una certa ora”.
La seconda puntata della 64esima edizione di Sanremo si conclude con una clip di riepilogo delle canzoni ascoltate stasera.
L’appuntamento è per domani alle 20.30.