Un applauso apre la puntata, si ricomincia da dove ci si è lasciati e Fabio Fazio non perde tempo, ringrazia il suo pubblico e gli italiani per averlo seguito “Ci siamo molto divertiti – afferma – è stata un’esperienza bellissima” e poi presenta il primo ospite, il Professor Flavio Caroli: la musica rimane la protagonista aprendo la nuova puntata, il tema è proprio il rapporto tra pittura e musica, un viaggio nella storia dell’arte, da “L’estasi di Santa Cecilia” di Raffaello, alla sfida tra Marsia e il Dio della musica Apollo, da Caravaggio, all’arte del ‘700, fino al grande Degas, per arrivare al ‘900, il secolo del “trionfo del rapporto tra pittura e musica” come lo definisce Caroli. L’intervista finisce con un omaggio a Lucio Dalla, in una sua foto durante il film di Mimmo Paladino, “Il Don Quijote”. Non poteva mancare da subito, un accenno al Festival appena concluso, Flavio Caroli, infatti, alla fine della sua intervista, confessa di aver visto per la prima volta Sanremo quest’anno, un Festival dove la “caciara” e l’arte si incontrano, un po’come avviene nella vita.
Pochi minuti di pubblicità e si riparte con il secondo ospite della serata, il giornalista ed editorialista di Repubblica, Gad Lerner, che dal teatro dell’Ariston, ci riporta nel mondo reale. Cosa è accaduto in Italia mentre su Rai1 andava in diretta il Festival? Chiede Fabio Fazio e l’intervista si fa seria. Protagonista, inevitabilmente, è la politica, il nuovo governo di Matteo Renzi, considerato l’ultima occasione per il nostro paese, il passaggio storico di cui siamo stati protagonisti in questi giorni, da Berlusconi a Matteo Renzi, i progetti per il futuro, le promesse del neo Premier e l’ economia. Non mancano, anche in questo caso, le battute sul Festival, il giornalista riporta una frase di Matteo Renzi appena eletto capo del governo “Facciamo presto che voi giornalisti dovete andare a vedere Sanremo”, sbrigativa e un po’ malinconica la risposta di Fazio “Poi però non sono andati a vederlo”. Non può mancare una domanda sulla situazione in Ucraina, dove il giornalista si è recato più di una volta in quest’ultimo periodo e si torna a Renzi per la domanda che conclude l’intervista, “Quale è la parola che gli elettori del PD vorrebbero sentire da Matteo Renzi?”, la risposta arriva immediata “Giustizia sociale”.
E’ poi il turno di Massimo Gramellini, che prende il posto di Fazio e si finge conduttore per una sera. Questa volta gli intervistati sono i presentatori di Sanremo. Arriva la prima domanda, ironica e pungente: “Progetti per il futuro?”, risponde Luciana Littizzetto: “cerchiamo di non averne”. Anche lo scorso anno si era ripetuto lo stesso rituale, all’indomani della conclusione di Sanremo 2013.
Gramellini racconta poi una delle prime lezioni di Fazio: un programma verrà segnato dai sui primi 5 minuti, ed eccolo il sipario di Sanremo che si blocca durante l’apertura della prima puntata, i due operai che dalla balaustra interrompono il monologo iniziale, “un incidente che non ha portato in alto gli ascolti ma anzi ha rallentato l’inizio della gara”, commentano i due intervistati. Nonostante i 3 milioni di telespettatori mancati, i due protagonisti si dichiarano molto felici ed orgogliosi, ma altrettanto autocritici. Lo ammette anche Luciana Littizzetto: “La gara è stata meno bella di quella dell’anno scorso, le canzoni erano più melanconiche, molto meno ritmiche”. Anche Fabio Fazio ammette di aver sbagliato a ripercorrere il modello dell’anno precedente, rendendo il Festival prevedibile e un po’ ripetitivo, privo di innovazione. Ma i due conduttori si difendono anche dai tanti attacchi, “Il programma Che Tempo che Fa porta via molte ore e concentrazione e così c’è stato meno tempo per preparare Sanremo” . Il tema della bellezza poi ha attirato molte critiche, “Non era troppo astratto?” chiede Gramellini, “Non abbiamo cercato di spiegare la bellezza, abbiamo cercato di fare cose belle” risponde un po’ scocciato Fabio Fazio e continua “Non dovrebbe essere stupefacente se qualcuno vuole parlare di cose belle, si aprano i giornali e si leggono solo notizie brutte, non è una colpa voler parlare di cose belle”. Si difendono a vicenda i due conduttori e difendono il loro lavoro, l’intervista si conclude con un mazzo di rose rosse da parte di Fazio per la sua partner.
Direttamente dal teatro Ariston, di cui è stata ospite durante la prima serata, arriva poi Laetitia Casta, che ci racconta l’inizio imprevisto della sua carriera, cominciata un po’ per gioco, su una spiaggia della Corsica. Si torna a parlare di Bellezza, il tema del Festival, e si sceglie la splendida attrice francese per farlo. Li raggiunge solo dopo qualche minuto Fabio De Luigi, per presentare il nuovo film di Giovanni Veronesi, “Una donna per amica”, una commedia romantica, un’amicizia tra uomo e donna, film che già era stato presentato da Fazio durante il Festival.
Si continua con Stromae, cantautore belga, uno degli ospiti internazionali dell’Ariston, tra i protagonisti dell’ultima serata, che si esibisce attirando l’attenzione del pubblico con il suo stile assolutamente stravagante ed originale. In Francia il suo disco ha venduto più di due milioni di copie vincendo moltissimi premi. Fabio Fazio gli chiede allora da dove nasce la sua musica, “Si tratta di un mix di tutte le mie influenze musicali, dalla rumba alla salsa alla musica francese” ma nelle sue canzoni c’è anche la voglia di essere realista, di raccontare storie vicine alla realtà. L’artista belga ci svela poi l’origine del suo nome, che viene da “maestro”, se si invertono le sillabe, diventa Stromae. L’artista, con la sua voce potente e misteriosa, ripropone al pubblico di Rai3 la canzone ascoltata a Sanremo e che ha fatto impazzire il pubblico, “Formidable”, un brano che parla di un uomo alcolizzato e aggressivo, ispirato ad un incontro avvenuto realmente.
La trasmissione si conclude con Renzo Rubino, che canta in diretta “Ora” il brano che a Sanremo lo ha fatto arrivare terzo dopo Arisa e Raphael Gualazzi. Un brano che vuol far riflettere, “voglio che ognuno si metta davanti allo specchio e si chieda se è soddisfatto di quello che ha fatto” commenta il cantante. Qualche aneddoto, anche in questo caso, sulla vita del ragazzo, una carriera, la sua, iniziata aprendo un concerto di Albano. Si torna così all’esperienza appena conclusa, è stanco ma felice, Rubino, senza più voce, soddisfatto della sua esperienza. “Cosa si dice a Sanremo?” chiede Fabio Fazio, ma non da il tempo di rispondere al giovane cantante, “Vabbè non voglio saperlo”.
Si conclude con Renzo Rubino che canta “Per sempre e poi basta” questa puntata di Che Tempo che Fa. Molti i video che hanno ricordato l’esperienza appena conclusa, guardati con divertimento e con un po’ di nostalgia dai due conduttori e qualche amara battuta.