L’abbiamo incontrata in occasione della presentazione della pellicola.
Laetitia, come si è trovata a lavorare con Fabio De Luigi e cosa l’ha colpita di lui?
“Fabio ed io, siamo diventati immediatamente amici. Abbiamo cercato e trovato una notevole complicità prima di iniziare a girare per far sì che la storia tra i nostri personaggi potesse essere credibile, questa è stata la nostra convinzione per costruire uno scambio sincero. Non è stato difficile piacersi perché Fabio è amichevole, semplice, generoso. E’ un uomo che mi diverte moltissimo. Senza queste qualità, la nostra storia sullo schermo sarebbe sembrata solo un gioco, una presa in giro”.
Ora ha lavorato con Fabio De Luigi, ma nel 1999 fu partner di Fabio Fazio al Festival di Sanremo. Con chi dei due si è trovata meglio?
“Fabio Fazio è un altro mio amico, è un tenerone, ti fa tanta tenerezza. Mi ha fatto piacere rivederlo dopo tanti anni e a Sanremo ci siamo divertiti: lui per scherzo cercava di corteggiarmi, mi cantava canzoni in francese, ma tristi. Io alla fine ho ballato una celebre canzone tratta dal film Polvere di stelle e mi sono divertita. Per Fabio De Luigi vale quello che ho detto prima”.
Cosa l’ha spinta a recitare in questo film e cosa l’è piaciuto di più del copione?
“Quello che ho apprezzato di più nella sceneggiatura è che nonostante si tratti di una commedia, parla di una donna che ha paura di essere coinvolta in una storia d’amore. Ho amato molto il modo in cui è stata scritta anche per la forza dell’argomento”.
Chi è la Claudia che interpreta e che cosa le succede in scena?
“Claudia è una donna che vive idealizzando l’amore, ma nelle sue relazioni ha affrontato molte delusioni e quindi ha paura di qualsiasi impegno. Credo che incarni un problema fondamentale del nostro tempo, ovvero ammettere che si possa condividere e provare certi sentimenti nei confronti di una persona nonostante non possa essere quella della tua vita”.
Il personaggio che interpreta ha qualche somiglianza con la sua personalità?
“Il film si occupa di un soggetto specifico, l’esistenza di una persona comprende un diverso numero di argomenti, ma posso dire che la mia vita e la mia esperienza mi hanno aiutato ad entrare in questo personaggio”.
Il film è stato diretto da Giovani Veronesi. Si è trovata bene ad essere diretta da lui?
“Giovanni ha ascoltato con attenzione e partecipazione tutto quello che avevo da condividere prima e durante le riprese del film e con il tempo abbiamo sviluppato una fiducia reciproca. Lui è sempre molto vicino ai suoi attori e spesso chiede loro opinioni e pensieri e per quello che mi riguardava nonostante lui sia stato sconcertato dalla mia necessità di libertà, ha preso sempre la decisione di prendermi come sono”.