LA Iena parla con una dipendente dell’ospedale, che spiega come i macchinari siano rotti: di fatto i pazienti non vengono curati, perdendo tempo e soldi.
Qualora avessero sospetti, ai pazienti viene spiegato che non devono sentire dolore. Apparecchi tenuti insieme con lo scotch, spugnette per la ionoforesi non sterilizzate per cure che possono costare dai 60 ai 200 euro: questo ospedale milanese mette i brividi. Non funziona nemmeno il macchinario degli ultrasuoni, e molti sono i fili scoperti. La Toffa si reca dal responsabile del reparto di fisioterapia, che dice che c’è solo un macchinario che non funziona.
Di fronte alla proposta di testare la macchina con un tecnico portato dalle Iene, il responsabile vuole chiamarne uno proprio. Piano piano il direttore inizia ad allontanarsi dal reparto; un suo collega minaccia di chiamare i carabinieri e la Asl, ma nessuno di loro potrà venire subito.Dopo tre ore, ancora nessuno.
Il secondo servizio è invece su una truffa riguardante gli immobili: la truffa del finto sceicco? Di Riccardo Trombetta. Un testimone, Giampiero, racconta al sua esperienza: per convincerlo ad abboccare, uno “sceicco” libanese gli ha offerto soldi. L’incontro avviene in un hotel: prima vengono contati dei soldi, che si rivelano essere veri. Quelli che vengono messi nei sacchi sono falsi. Giampaolo chiama Trombetta, e la iena arriva con microfono alla mano. Entrano pure alcuni carabinieri in borghese, che portano via lo “sceicco Alla fine si scopre che il reato non è di truffa, ma di tentata truffa, perché sulla banconote c’è scritto “fac simile”, dunque non sono false.
Terzo servizio, di Filippo Roma, sull’evasione fiscale di Maradona.”Titolo: Maradona, le tasse e il suo entourage. Per contattare l’ex calciatore, Roma finge di volerlo coinvolgere nella pubblicità di una sigaretta elettronica: per pagarlo, le iene dovranno mandare i soldi a Dubai su un conto estero. La iena cerca di porre una domanda la pibe de oro in conferenza, ma gli addetti alla sicurezza glielo impediscono. Alla fine riesce a dargli un consiglio: stia attento ai suoi manager che rappresentano le sue prestazioni in Italia, perché chiedono soldi in nero. Ilary, al rientro in studio: «Teo si farà un selfie». E vai col doppio senso. Pubblicità.
Stacchetto della Blasi sulle note di Dadaumpa con un’ospite d’onore: Alessia Marcuzzi.
Quarto servizio, di Mauro Casciari: Truffata dai soci e tartassata dal fisco. La storia di Stella Albano, accusata di appropriazione indebita ed evasione fiscale. I soci della sua società in cui lavorava le hanno fatto ricadere un’evasione di ben 5milioni di euro.
Dopo diversi anni, e 100mila euro di spese, è stata riconosciuta innocente, ma, nonostante questo, l’Agenzia delle entrate le ha inviato una cartella di 698mila euro che continuano ad aumentare anno dopo anno. Casciari cerca il titolare dell’azienda, ma non lo trova. I soci nel frattempo sono scappati tutti. Grazie all’aiuto delle Iene, la signora riesce a parlare con il dirigente che aveva firmato la cartella dell’Agenzia. Incredibile che sia servito un programma televisivo per ottenere un colloquio che era un diritto della donna. Ancora pubblicità.
Si torna sui dipendenti del Comune di Roma. Il titolo del servizio di Filippo Roma è molto sobrio: Fancazzismo al Comune di Roma. Incredibile che, nonostante l’attenzione della trasmissione e le dure parole di condanna del sindaco Marino, l’andazzo continui. C’è chi va al bar interno, chi in chiesa, chi passeggia fino al proprio bar preferito. Gli impiegati sono molto infastiditi da Filippo Roma, che ha screditato il lavoro dei dipendenti in maniera subdola. Una dipendente invece, chiede il microfono e si lamenta che non le facciano fare niente. I controlli vengono effettuati, ma non sono efficaci: pare infatti che appena il “controllore” parta, i “furbetti” si avvisino l’un l’altro. E mentre c’è chi si rilassa, vediamo file chilometriche e gente che aspetta ore in altri uffici della capitale.
Si rientra in studio: la Marcuzzi in studio ricorda l’inizio della tredicesima edizione del Grande Fratello; la casa è aperta dal 2000. Si ironizza un po’ sui concorrenti, molti finiti nel dimenticatoio. Ancora pubblicità.
Finalmente il servizio sull’arresto di Vladimir Luxuria a Sochi: Pio, Amedeo e Vladimir sono Tre meridonali alle Olimpiadi. Nelle prime ore in Russia, i cosacchi foggiani Pio e Amedeo vogliono far pagare le foto alle persone, ma la loro compagna di viaggio li riporta sulla retta via. Si va in direzione del centro di Sochi.In autobus si parla dell’omofobia di Stato di Putin, che Luxuria distingue dall’omofobia di strada. I tre arrivano davanti all’hotel, e a Luxuria tocca pagare il taxi. E strisciare la carta alla reception. Siamo ora all’interno di una discoteca: l’ex deputata di Rifondazione ha fatto colpo, ma la reazione del ragazzo è lievemente sorpresa. I tre entrano ora nell’unico locale gay di Sochi, che deve rimanere nascosto, perciò non ha nemmeno insegne. Il pomeriggio seguente però, Luxuria torna al locale, prende una bandiera con scritto «gay è ok» in russo; la polizia però la ferma. Scatta l’unità di crisi della Farnesina; la notizia fa il giro del mondo.
Il momento dell’arresto in realtà, non aggiunge niente a quanto già sapessimo. Abbiamo rivisto il rientro in albergo: abbiamo poi visto la strada su cui la polizia ha lasciato i tre dalla polizia quando ha vietato loro l’ingresso all’incontro di hockey. I meridionali di Foggia non erano più graditi in terra russa.
Settimo servizio. E’ la volta di Luigi Pelazza: Quando il pesce diventa pericoloso.
Le acque inquinate in cui vivono i pesci che mangiamo può causarci tumori; le più alte quantità di mercurio si trovano nel tonno e nel pesce spada. I pesci più pericolosi sono i più grandi, perché vivono a lungo rispetto agli altri; inoltre mangiano i più piccoli, che a loro volta sono malati.
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Angelo Duro è rissoso stasera: è convinto che i passanti lo guardino male.Pubblicità.
Giulio Golia: Una storia di abusi e maldicenze. La iena incontra Giada, che ha subito abusi sessuali dal sacerdote del suo paese. La ragazza racconta nel dettaglio quanto le è accaduto: aveva 13 anni quando è iniziato tutto, poi col tempo è diventata una «dipendenza».
Solo a 17 anni Giada si è resa conto di aver subito abusi, dopo essersi confidata con una compagna di coro. Il Vescovo per fortuna è intervenuto, allontanando il prete in una comunità di recupero.I compaesani la additano; dicono che l’abbia fatto per soldi. Ma lei ha perso l’adolescenza , vorrebbe andarsene; ha persino tentato il suicidio per ben due volte. Fuori dalla chiesa nessuno vuole parlare della vicenda, mentre nei bar i cittadini si lasciano andare di più. Viene fuori una becera mentalità di paese: se ha tentato il suicidio è perché non è stata ascoltata , bastava solo non far uscire niente.
Il sindaco: «se i cittadini sono dalla parte di don Marino è perché è stato sempre un prete esemplare». A fatti verificati, e lo conferma anche il Vescovo, c’è chi ha il coraggio di sostenerlo.
Nono servizio Enrico Lucci è davanti al Parlamento, dove importuna i nuovi ministri del governo Renzi. Ringraziamenti a chi ha seguito X Love lunedì scorso; Mammuccari dice che aver visto X Love gli ha fatto rivalutare Sanremo. Ancora pubblicità.
Il servizio seguente è di Pablo Trincia: La nuova Scampia. Ciro ha 16 anni, e assume un grammo di eroina al giorno più altre droghe come il crack. La iena gira insieme al ragazzo i luoghi in cui si compra la dose: se si acquista da diverse persone, spiegano Ciro e il suo amico, la possibilità di acquistare roba di bassa qualità diminuisce. Vediamo uno degli spacciatori “cucinare” la coca per trasformarla in crack; con 20 euro se ne acquistano 5-6 tiri. Trincia dice che puzza molto; i ragazzi gli raccontano che, appena tirato, rilassa. Lo sballo però dura solo il tempo di fumare; poi dovranno farsi di eroina per compensare l’effetto del crack.C’è chi ha paura della siringa; Ciro invece si inietta l’eroina in vena usando la cintura di sicurezza della macchina come laccio emostatico.
Questo servizio è agghiacciante, non ci sono altre parole. Ciro ammette di vivere male, perché la sua esistenza ruota intorno alla droga, e l’umore risente di ansie e crisi d’astinenza.
Si cambia argomento: Matteo Viviani incontra GianGiacomo, che ha ricevuto una multa di 2milioni 700mila euro da parte delle Agenzia delle Entrate. Secondo la Guardia di Finanza, l’uomo risulta commerciante, non coltivatore diretto In realtà però, per scoprire se GianGiacomo avesse o no le galline, bastava chiederlo a chi aveva lavorato con lui; invece, siccome i controlli sono avvenuti quando gli animali erano stati venduti e l’azienda chiusa, l’Agenzia delle Entrate continua a considerarlo commerciante anziché semplice allevatore. Viviani si reca da un funzionario, ma non ottiene una risposta che possa aiutare l’uomo.
Andrea Agresti: Un pacco a chi fa i pacchi. Stavolta la truffa riguarda l’abbigliamento.
E’ poi il momento del twerkatore, stasera in trasferta sanremese: tra le sue vittime Renga, Noemi, Giusy Ferreri, Giuliano Palma e la vincitrice del Festival, Arisa.
Si torna in studio: vengono abbassate le luci per Sim Sala Teo La Blasi e Mammuccari salutano Alessia Marcuzzi…e pubblicità, l’ultimo blocco prima della fine della puntata.
In realtà, al ritorno in studio, i conduttori si limitano a congedarsi dal pubblico. La puntata termina qui, appuntamento a mercoledì prossimo!