Intanto il direttore generale dell’azienda televisiva pubblica Luigi Gubitosi, fa una promessa: “faremo di tutto per sapere quel che è veramente accaduto a Ilapria Alpi eMiran Hrovatin”. L’impegno è stato preso alla presentazione della nuova edizione del Premio Ilaria Alpi e dello speciale di prima serata ‘La strada della verità’ che la terza rete manda in onda domani, giovedì 20 marzo”.
Afferma Gubitosi: “Bisogna fare in modo che, finita questa settimana in cui la Rai ha previsto diverse iniziative per ricordare la Alpi e Hrovatin (a vent’anni dal loro assassinio, ndr), non si aspetti il ventunesimo anno. Ben venga l’azione della presidente della Camera Laura Boldrini per rendere noti i verbali che, dopo vent’anni, sono ancora segreti. In un’azione, però, la Rai è un po’ mancata: abbiamo tanti bravi giornalisti ma abbiamo davvero fatto tutto il possibile per arrivare alla verità? Prometto che la Rai farà di tutto perché sia finalmente reso noto cosa è successo quel giorno a Mogadiscio”.
Sono trascorsi 20 anni da quel giorno: il 20 marzo 1994. La giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e l’operatore Miran Hrovatin furono assassinati in un’operazione che, nonostante tentativi di coperture e depistaggi, è apparsa subito legata a quanto la Alpi aveva scoperto: un traffico di rifiuti tossici in cambio di armi e tangenti. Le prove, però, sono sparite: non si sono più trovati i taccuini con gli appunti della giornalista, le videocassette con le riprese effettuate da Hrovatin.
Sarà lo stesso direttore di Rai3, Andrea Vianello, a condurre lo speciale in prima serata dedicato alla Alpi e Hrovatin. Afferma Vianello: “nei misteri di questo Paese scompaiono sempre le agende. Con questa serata ci impegniamo a scoprire la verità perché è doveroso. Chi ha detto che Ilaria e Miran sono morti perché si sono trovati al momento sbagliato nel posto sbagliato ha commesso un errore: sono morti perché si sono trovati al posto giusto nel momento giusto”.
Nella serata, in diretta dalla sala A di via Asiago, Vianello ospiterà, tra gli altri, gli interventi di Dario Fo, Federica Sciarelli, Roberto Saviano, Dacia Maraini, Riccardo Iacona e Rocco Hunt. Saranno mostrate due interviste esclusive: una a Ian Hrovatin, il figlio di Miran che, all’epoca dell’assassinio del padre, aveva solo 8 anni; ed una al somalo Hashi Omar Hassan, l’unico colpevole riconosciuto del duplice omicidio.
E’ previsto anche il coinvolgimento sui social network. Infatti Vianello anticipa: “lanceremo due hashtag, #veritàperIlaria e #20marzo, così chi vorrà, potrà intervenire su Twitter e, con l’hashtag #veritàper potrà dirci su quali misteri vorrebbe sapere la verità”.
Interviene la madre di Ilaria Alpi: “a 20 anni di distanza non ho né verità né giustizia- Vent’anni sono troppi per un’inchiesta su un duplice omicidio, molte persone sono morte e le prove si deteriorano. In questi anni di cose ne sono successe tante, non ci meravigliamo più. L’unica speranza è avere i documenti, grazie all’iniziativa del presidente Boldrini, per vedere se c’è qualcosa che possa darmi un po’ di pace e possa dare un po’ di giustizia a Ilaria e Miran”.
Infine, il presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, conclude: ”la Rai tiene molto a queste due iniziative, l’avvio dei lavori del 20° Premio Ilaria Alpi e la serata-evento ‘La strada della verità’. Ilaria era in Somalia per fare il suo lavoro e, con Miran, erano lì per raccontare la guerra fra fazioni che insanguinava il Paese. Cercavano di capire cosa stava succedendo e, per raccontarlo, hanno incontrato qualcosa che non era nei loro obiettivi incontrare”.