Iniziamo con i servizi: L’avvocato di Maradona, di Filippo Roma.
Alcune puntate fa, la trasmissione si era occupata di chi gestisce l’immagine di Maradona in Italia, contattando il suo manager per una finta pubblicità. All’appuntamento, discutendo i compensi, si parla di pagamenti in nero su un conto estero su estero.
Il secondo servizio è di Luigi Pelazza: Un padre alla ricerca di suo figlio.
Antonio è un padre che non vede più il suo bambino da otto mesi. L’uomo ci racconta la sua storia: mentre la moglie era incinta, Antonio la tradiva ripetutamente; alla nascita del piccolo Matias, la donna è tornata la suo Paese d’origine l’Ucraina. Sotto le pesanti minacce di Antonio però, la madre, impaurita, ha fatto perdere del tutto le sue tracce.
Insieme alla iena Pelazza, Antonio parte per l’Ucraina. Pelazza però incontra l’ex moglie, Vittoria, in albergo; la donna racconta che i tradimenti erano solo un aspetto della vicenda, perché il marito si drogava. Dopo le minacce, ora non ha nessuna intenzione di fargli vedere il bambino.
Pelazza le mostra due video registrati, uno per lei e uno per Matias. Dopo un po’, Vittoria accetta di incontrare l’ex marito, ma è in compagnia del suo nuovo compagno.
Le telecamere si allontanano per lasciare ai due la loro privacy. La sera stessa, Antonio riesce a vedere il figlio via Skype; il bambino però non capisce più l’italiano. Vediamo anche l’uomo che riesce ad incontrare di persona il bimbo, e adesso Matias lo riconosce.
Ora Antonio dovrà ripartire da zero per costruire un rapporto; Pelazza gli fa notare che questa spiacevole situazione se l’è cercata.
Si torna in studio; battute sulla legge elettorale. Pubblicità.
Terzo servizio: Testimone di Ingiustizia, di Pablo Trincia. La iena incontra l’imprenditore Ignazio Cutrò, che racconta la lunaga serie di atti intimidatori subiti; Cutrò non pagava il pizzo.
Comincia a dormire in macchina da solo per vigilare sui suoi mezzi, che di lì a breve gli verranno bruciati. Dopo l’ennesima denuncia ai carabinieri, questi lo chiamano per collaborare alle indagini.
Una volta compiuti alcuni arrestri però, la scorta inizialmente viene assicurata solo a Cutrò, non alla sua famiglia. La paura per la propria sicurezza si aggiunge a quella economica; da quando ha denunciato infatti, l’uomo non riceve più commesse, e la legge non gli assicura nessun tipo di aiuto. I figli si ritrovano isolati; non possono più studiare a Milano perché il padre non lavora e lo Stato non fornisce alla famiglia alcun sussidio.
Raggiunto da Trincia, il Viceministro dell’Interno Filippo Bubbico assicura che lavorerà per risolvere la situazione. Il finale è lasciato alle parole angosciate di Cutrò: “La notte sentiamo sbattere le porte per la paura”.
Quarto servizio: L’infiltrato e la pallanuoto. Una nuova missione per l’infiltrato Stefano Corti: giocare a pallanuoto con la nostra nazionale. La gioia dura poco; dopo un po’ viene scoperto e portato fuori.
Ancora pubblicità.
Quinto servizio: Quando un infame scappa con la cassa, di Nadia Toffa.
Siamo a Cagliari: con la scusa di un business plan in cui investire, un truffatore ha portato alcune persone ad indebitarsi. Per aprire delle attività infatti, l’uomo li ha indotti a licenziarsi subito per poter ottenere i finanziamenti . La Toffa incontra l’uomo, impassibile; in compenso vengono mostrati i messaggi registrati per lui dai truffati.
Sesto servizio, di Pio e Amedeo: Chiunque può.
Uno intervista i vip, mentre l’altro si cala nella parte di disturbatore; vediamo Bruno Vespa, Simone Annichiarico, Aldo Montano, Antonella Mosetti, Emma Marrone e Bob Sinclair. In studio i conduttori ringraziano per il premio tv ottenuto domenica scorsa.
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Mauro Casciari sui Finti Autovelox.
Si tratta degli autovelox vuoti, che i comuni italiani stanno comprando a migliaia. Il posto con più alta densità è Orte. Queste colonnine vuote costano quasi 3mila euro ognuna; invece, chiedendo un preventivo in quanto privato e non come ente pubblico, costano circoa 200 euro ciascuno.
Il sindaco di Orte, incontrato da Casciari, ha ottenuto i finanziamenti europei per l’acquisto.
Ottavo servizio, di Filippo Roma: La nuova legge elettorale.
La iena incontra i parlamentari fuori dalla Camera per verificare la loro conoscenza dell’Italicum appena approvato. Nessuno conosce la soglia di sbarramento per la coalizione, fissata al 12%. Per il singolo partito invece, la soglia è dell’8%.
Nono servizio a cura di Angelo Duro, che stasera si improvvisa playboy con le passanti. Invece di portare le donne a cena e illuderle, Duro va subito dritto al punto. Pubblicità.
Decimo servizio: Osteria senza oste, di Matteo Viviani.
Si tratta di una cascina in cui l’oste, Cesare, permette di mangiare e di pagare con una libera offerta (oppure addirittura di non pagare). Il fisco invece la considera esercizio commerciale. Il posto è diventato un luogo di ritrovo dove chiacchierare; i “clienti” lasciano la cifra che loro scelgono in una cassetta. Siccome non è un’osteria vera e propria, Cesare non ha un registratore di cassa; il fisco però chiede comunque 60mila euro di tasse evase, mettendone a rischio la stessa esistenza.
Un altro break pubblicitario.
La diretta riparte: la Blasi e Mammuccari sono alle prese con una cucina, inscenando la prova di un cooking show. Ormai è l’invasione dei fornelli ovunque. Mammuccari chiama Antonella Clerici, e dal pubblico si alza una signora; la Blasi infatti ha cotto tre uova.
Servizio numero undici, di Giulio Golia: Finto casting a luci rosse.
Con la complicità di un attore e tre ragazze, Golia smaschera un finto produttore che finge di organizzare dei provini per fiction Mediaset al fianco di Gabriel Garko. Naturalmente, alla Ares non ne sa niente nessuno.
Al casting le richieste non si dimostrano proprio pudiche; quando Golia si presenta sul luogo del delitto, Asperhox, il provinatore, è senza mutande. Lui e la moglie promenttono di andarsene dall’Italia; qualche giorno dopo Golia lo chiama, e lui gli annuncia che sta organizzando un “party orgia”.
E’ ora la volta di Enrico Lucci: I nuovi maschi.
Uomini giovani e più anziani alle prese con cerette, sopracciglia ad ali di gabbiano e tartaruga.
Ancora Nadia Toffa: Bocciate la quote rosa per l’Italicum.
Le donne in politica sono poche, tanto che su 106 capoluoghi di provincia, i sindaci donna sono solo tre. A cosa è dovuta questa scarsa presenza? La Toffa lo chiede ai politici.
Crosetto risponde che è dovuto al fatto che per decenni le donne sono state relagate all’accudimento della famiglia; Buonanno, da leghista, tira in ballo differenze tra nord e sud.
Tra le più agguerrite sostenitrici, Stefania Prestigiacomo: quando si tratta di comporre le liste, spiega,sono gli uomini che scelgono, preferendo di solito altri uomini. Le donne non sono panda, dice. Pubblicità.
Prima di un nuovo servizio, il mago Sim Sala Teo in azione.
Tocca a Filippo Roma: Il trucco delle tasse dei deputati.
Si tratta del servizio di cui vi avevamo già anticipato i contenuti: a parità di reddito con i cittadini, i deputati godono di agevolazioni fiscali, per cui pagano meno tasse. Roma chiede conto di questo privilegio agli onorevoli, ma rispondono solo Pippo Civati, Giorgia Meloni e Osvaldo Napoli; gli altri finono di non saperne niente.
Anche in questa puntata, l’evitabilissimo twerkatore: le vittime di oggi sono Ilary Blasi, Chiambretti, Enzo Miccio, Paolo Belli, Mara Venier, Fabrizio Frizzi, Melita Toniolo, Zoeggeler e Raffaella Fico.
Di nuovo Enrico Lucci: La nuova convivenza.
Il sindaco di Vicenza ha pagato le bollette ai cittadini rom che non riuscivano più a saldare i conti con la compagnia elettrica; in cambio ha chiesto l’equivalente in lavori utili. Mentre gli abitanti di Vicenza protestano per il trattamento di favore, solo 18 rom si sono dimostrati favorevoli al patto del sindaco. Lucci fa promettere al rappresentante dei Sinti di Vicenza che la sua comunità è disposta a lavorare per la città.
Diciassettesimo servizio: Il ritorno dell’imperatore.
Si tratta di Adriano, il calciatore dell’Inter che ora gioca in Brasile; chi non si interessa di calcio, lo ricorda per le foto dei suoi barìgordi notturni.
Vediamo ora un filmato inedito di X Love, lo spin off su sesso, amore e sentimenti che tornerà a fine aprile. In Una trappola per i pedofili conosciamo un modo virtuale per incastrare i pedofili: Sweetie,una bambina virtuale disposta a offrir loro il proprio corpo via webcam.
Paolo Ferrara dell’organizzazione Terres del Hommes spiega che quando Sweetie cheide dati personali, il pedofilo non si insospettisce: in quel momento infatti, è interessato solo al raggiungimento del proprio piacere.
Ultimo blocco pubblicitario.
I conduttori salutano il pubblico; la puntata termina qui. Appuntamento a mercoledì prossimo alle 21.10 su Italia Uno.