Raffaella Carrà immediatamente puntualizza che l’approccio dei coach è del tutto diverso da quanto accade in X Factor. Dice: “qui noi tutti abbiamo lavorato e continueremo a farlo all’insegna dell’armonia e del rispetto reciproco. La litigiosità mi disturba, visto che non mi appartiene neppure nella vita”. Per la mitica Raffaella The Voice è uno show positivo che darà certamente una grande opportunità ai ragazzi aspiranti cantanti. E conclude: “ho scelto di tornare in video dopo quattro anni di assenza con un programma completamente diverso da quelli a cui ero abituata. Altrimenti a che serve la curiosità”. Poi promette di essere un giudice onesto e obiettivo. Infine così giustifica la sua scelta di avere come coach di appoggio Gianni Morandi: “oltre che un grandissimo professionista è un uomo generoso, pieno di entusiasmo e di passione”.
Riccardo Cocciante parla di The Voice come di un talent show molto forte rispetto agli altri programmi del genere, perchè riporta in primo piano la voce, dote naturale di ogni cantante.”Io, ad esempio, non avrei mai potuto partecipare a un talent normale perchè sono troppe le dinamiche legate all’estetica, ma se finalmente esiste un’opportunità diversa, è un forte incentivo a prendervi parte. Qui, infatti, i cantanti non vengono trasformati, ma si valorizza il dono canoro che è in ognuno di loro”. Cocciante anticipa che sarà un coach “costruttivo”. “Mi piace veder arrivare i ragazzi ancora acerbi e impreparati, anche se vocalmente validi e constatare come man mano diventano veri professionisti, E poi è bello essere scelti da loro come maestri”. Come coach di appoggio, Cocciante ha voluto Kekko Silvestre de I Modà. “E’ un ragazzo nuovo, pieno di idee e di potenzialità. Darà un contributo notevole alla preparazione dei ragazzi”.
Noemi, creatura lanciata proprio da un talent show, X Factor, ci tiene subito a mettere in chiaro che The Voice è differente. “Noi non siamo giudici”, dice, “siamo coach, allenatori, o meglio allenatori della voce. Io sono certa che questa esperienza sarà utile anche a me, oltre che agli aspiranti cantanti. Io, infatti, tra tutti i giudici di gara, sono quella che ha la carriera più corta. Ma poichè conosco le dinamiche del talent, sono certa che questo sarà uno spettacolo completamente differente.” Alla domanda che tipo di coach sarà, risponde: “voglio entrare in empatia con la mia squadra, guidare ognuno dei concorrenti e aiutarli ad essere più forti e consapevoli”. Noemi ha scelto come coach di appoggio Mario Biondi . “E’ fantastico, è una persona umile nonostante il grande successo, un artista che ha fatto una lunga gavetta e perciò saprà capire i ragazzi che cercano di diventare cantanti”, dice.
Piero Pelù ammette di aver accettato il ruolo in The Voice perchè lo considera uno show completamente nuovo e rivoluzionario. “Nell’epoca dell’immagine, finalmente si torna a dar corpo alla sostanza con i giudici che, al buio e di spalle, si concentrano solo sulla voce. Non solo, ma il programma è dal vivo con i cantanti che si esibiscono dal vivo accompagnati dalla band e senza basi pre-registrate. Questo è bastato per convincermi a partecipare.” ha detto. Poi si sbilancia: ” non sarò un giudice, ma soltanto un compagno di viaggio equilibrato che insegnerà ai ragazzi della sua squadra l’originalità e il valore di quanto stanno facendo. Non voglio insegnare, ma comunicare”. Come coach di supporto ha scelto Cristiano Godano dei Marlene Kuntz perchè ne conosce la voce e l’abilità interpretativa.