Il programma ha avuto un’anteprima venerdì 14 marzo in occasione del “P-greco day”. Il 14 marzo si festeggia in tutto il mondo il giorno del Pi greco. La scelta del giorno dipende dal fatto che 3,14 in inglese può essere «letto» come marzo 14. Inoltre il 14 marzo è anche l’anniversario del giorno della nascita di Einstein. La ricorrenza è stata istituita nel 1988.
Il programma si propone di insegnare ai bambini i concetti fondamentali delle scienze matematiche. Naturalmente, salvaguardando il rigore e l’aspetto scientifico come già avvenuto in passato, Taddia e i suoi aiutanti cercheranno sempre di proporre le nozioni sotto forma simpatica e divertente. Formule e teoremi saranno raccontati con aneddoti che sveleranno anche le particolari circostanze grazie alle quali sono stati scoperti. Insomma niente più idiosincrazia dinanzi alla matematica. L’approccio leggero e divertente è un sotterfugio per avvicinare i giovanissimi alla materia e soprattutto far capire quanto siano importanti i numeri anche nella nostra vita quotidiana. E tutto questo sarà fatto con esempi reali e significativi.
Insomma l’obiettivo è sfatare la prevenzione verso la matematica, considerata tradizionalmente materia difficile e non comprensibile a tutti.
Il conduttore Federico Taddia, che è anche giornalista televisivo, coinvolge nel programma il professor Bruno D’Amore massimo esperto in Italia di Didattica della matematica.”Con un docente di tale rilievo” anticipa il padrone di casa, “affronteremo temi specifici con l’ausilio di sussidi grafici realizzati al computer”. Il conduttore anticipa anche che incontrerà D’Amore proprio presso il Dipertimento di matematica.
Ma come avvengono realmente le lezioni di matematica? Si racconteranno aneddoti e episodi simpatici attraverso i quali saranno spiegati concetti apparentemente difficili da capire come, ad esempio, il concetto di infinito. Infatti, Taddia sostiene che “paradossalmente arriva a comprendere quel che si intende per “infinito” meglio un bambino che un adulto. Basta parlargli di una gara senza traguardo, oppure chiedergli di aggiungere un “+1″ a quello che sta pensando e dirgli che il gioco non finisce mai”.
Taddia ribadisce che, purtroppo, esiste un analfabetismo della matematica perchè molti bambini, alle prime difficoltà se ne allontanano. Dovrebbero avere accanto una persona in grado di spiegar loro quanto apparentemente non riescono a capire. Una persona che, con intelligenza e un po’ di fantasia riesca a trovare la giusta chiave d’ingresso per aprire a tutti il mondo dei numeri.