Lo stesso titolo si presta ad una serie di differenti interpretazioni, come ha dichiarato lo stesso Ricci. Può essere l’acronimo di Gangster Italiani Associati oppure Great Italian Association. E c’è anche un’assonanza con il termine jazz e con il termine dialettale milanese “ghiaccio”.
Diciamo innanzitutto che Giass è un varietà impostato su una satira dissacrante. Infatti già nella prima puntata vedremo una finta raccolta di fondi a favore dei preti pedofili. Inoltre Paolo Kessisoglu interpreterà Miss Puntualizzo che, proprio per dimostrare l’assenza di personaggi cosiddetti “intoccabili” ironizza su Laura Boldrini, Presidente della Camera. L’occasione è fornita dal fatto che la Boldrini ha accusato Virginia Raffaele di “satira sessista” per la parodia del ministro Maria Elena Boschi. L’ex conduttore de Le iene precisa che la Boldrini ha dimostrato di non avere il senso dell’umorismo ed è probabile che se la possa prendere anche per questa sua imitazione.
Se così fosse, la satira ha raggijnto il proprio obiettivo: provocare le reazioni abnormi dei soliti noti e potenti.
Continuano le due ex iene: eravamo preoccupati per l’uscita di scena di Silvio Berlusconi, ma fortunatamente, arrivano sempre nuovi personaggi a dare linfa vitare alla satira.
Lo schema di Giass è una sorta di torneo tra Nord, Centro e Sud per giudicare, afferma Ricci, “quale sia la Regione con più eccellenze e capitale umano della satira“. Ci sarà una giuria composta da extra cominitari con Andy Luotto come presidente. Anticipa Ricci ironizza: “con Arbore era muto, da noi è addirittura sordo-muto“. Il riferimento è all’Altra domenica uno dei programmi cult di Renzo Arbore.
Le tre macro-regioni saranno protagoniste di singolari competizioni e di una sorta di campionato di cui conosceremo tutti gli aspetti fin dalla prima puntata.
Inoltre, nel corso delle puntate, si esibiranno, con i loro monologhi, circa trenta comici: alcuni noti, altri sconosciuti. Tra i famosi incontreremo Giobbe Covatta, Pino Campagna, Baz, Nino Formicola. I giovani esordienti sono stati reclutati in tutt’Italia da Luca e Paolo. Su tutti emergerà la figura di Pino Caruso che, alla non verde età di 80 anni, assumerà il ruolo di una sorta di Presidente della Repubblica, un regista occulto della trasmissione che seguirà il programma all’interno della cabina regia. Salvo poi intervenire anche in studio per esibirsi in alcuni monologhi.
Ricci commenta la collocazione non facile della domenica sera: oltre Fabio Fazio con Che tempo che fa e Un medico in famiglia che hanno pubblici super fedeli, ci sono anche due incontri di calcio. La nostra è una trasmissione provocatoria, libertaria che, per come è costruita, è necessariamente minoritaria. Una minoranza, io spero, numerosa.
Il padre di Striscia si sbilancia sull’Auditel e spera di portare a casa un bottino di circa 3.800.000 spettatori. L’ambizione è di arrivare ad una fascia di pubblico la più varia possibile dai 15 agli 80 anni. E anticipa che si servirà anche del televoto, ma in maniera singolare, in quanto la trasmissione Giass è registrata.
Infine, nella prima puntata Virginia Raffaele ripropone Francesca Pascale direttamente da Napoli. Nelle puntate successive, invece, ci mostrerà delle “cartoline” dalle città più rappresentative delle regioni italiane.
La Raffaele è stata anche conduttrice di Striscia la notizia, lo scorso settembre 2013.