Estremanente legata al suo personaggio, la Tagliaferri lo coccola, lo ama, lo comprende e nel rappresentarlo, gli dona una parte della sua personalità. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: Giulia è una donna dai forti risvolti umani, con un passato difficile alle spalle che ha cercato di esorcizzare con tutte le sue forze. E ha messo al servizio degli altri la profonda esperienza umana che ha vissuto sulla sua pelle.
Come spiega il gradimento di Un posto al sole tra la comunità di italiani che vive oltre oceano?
La soap è la rappresentazione del nostro paese fotografato nella quotidianità e nelle problematiche che lo caratterizzano. Costituisce un modo per sentirsi legati alla propria terra, un vincolo affettivo. Non a caso alcune riprese si sono svolte anche negli USA e l’entusiasmo è stato generale. E’ commovente vedere quanto grande sia il legame che unisce gli italiani al loro paese, ovunque vivano.
Come è arrivata nella soap?
E’ accaduto per caso. Uno dei produttori australiani che, nei primi cinque anni affiancavano gli italiani nella realizzazione di Un posto al sole, mi vide e decise che avrei fatto parte del cast. Ricordo che, fin dagli inizi dell’esperienza, la città di Napoli ci ha dato un formidabile supporto, ci ha aiutato a svolgere il nostro lavoro, mostrando orgoglio per uno dei prodotti più qualificanti della nostra lunga serialità.
L’aspetto di Giulia Poggi che maggiormente apprezza?
E’ una donna che riesce a mantenere gli equilibri e ha stabilito con il suo ex marito un rapporto di grande amicizia e complicità inesistente ai tempi del loro matrimonio. Un chiaro messaggio per le coppie di oggi che, spesso dopo la separazione, non tentano neppure di fingere un accordo in nome dei figli. In questo periodo Giulia è molto presa dal suo lavoro, adesso sta scrivendo un libro. lei, come assistente sociale vuole scovare le storie più drammatiche e cercare di trasformarle in maniera positiva. Insomma vuol far vivere le vite degli altri e ci riesce. Ma per adesso non ha intenzione di pubblicare il testo.
Negli ultimi giorni del 2013 la Poggi ha vissuto anche un breve intenso legame con un ex attore famoso in “Un posto al sole con i fiocchi”. Che esperienza è stata?
Ho partecipato allo spin off dal titolo appunto “Un posto al sole coi fiocchi” vivendo una situazione nella quale Giulia si è trovata perfettamente a suo agio. L’incontro fortuito con Walter Diamanti, Enzo De Caro, durante le vacanze natalizie, le restituisce vigore e forza in se stessa. Vive un’alchimia difficile da trovare al giorno d’oggi tra un uomo e una donna. Mi auguro che ci siano altri spin off in quanto permettono di focalizzare l’attenzione sui personaggi e farli conoscere meglio al grande pubblico.
La sua formazione, però, non è televisiva, ma teatrale.
Nasco professionalmente, con l’accademia di Silvio D’Amico. Avevo 19 anni quando Carmelo Bene mi scelse per L’Amleto e dovetti chiedere il permesso allo stesso D’Amico per poter recitare. Da allora non mi sono più fermata. Ho girato l’Italia e ho conosciuto teatri di una bellezza davvero entusiasmante. Abbiamo teatri piccoli che sono bellissimi, ma poco valorizzati. Avrebbero bisogno di una maggiore promozione.
Il palcoscenico sembra essere la sua stessa vita.
E’ così, il teatro è casa mia. Pensi che quando ritorno in un teatro nel quale sono già stata, l’emozione è tanta da scatenarmi un inarrestabile batticuore.
Ad un certo punto, però, è arrivata la tv e dopo il doppiaggio.
Anche il cinema. Ho recitato, tra gli altri registi, con D’Alatri e Carlo Vanzina che mi volle per SPQR. Ma quando seppe che ero romana, mentre il mio personaggio era milanese, mi mandò a lezioni di milanese da Massimo Boldi. Ho doppiato un numero incredibile di personaggi da Annette Bening a Glenn Close a Whoopi Goldberg. E tra le serie cult ho doppiato, tra le altre, Falcon Crest e General Hospital.
Lei, presente in UPAS dalla prima puntata, se ne poi allontanata per circa tre anni. Come mai?
Sono stata nelle soap dal 21 ottobre del 1996 al 29 ottobre 2008 per poi tornare a giugno 2011. Quel periodo mi ha consentito di fare incursioni nella fiction tv. Tra l’altro ho recitato nella serie Zodiaco di Luca Barbareschi e ho dovuto tingere i capelli di nero per prendere le distanze da Giulia Poggi. Quell’intervallo mi è servito per mettermi alla prova in altre esperienze. Ma adesso la Poggi mi assorbe completamente.