Neri Marcorè interpreta un quasi cinquantenne che è stato licenziato da un’importante società di cui era direttore di marketing. Ma non ha detto nulla alla sua famiglia e continua a mantenere, consumando tutti i risparmi, il solito tenore di vita. Fino a quando, un giorno, fa un incontro inaspettato.
Su Rai2 alle 21.10, andrà in onda la settima stagione del telefilm Rex, che racconta le avventure del cane poliziotto più amato del piccolo schermo, affiancato anche in questa occasione da Francesco Arca, che torna nel ruolo del nuovo commissario Marco Terzani, e da Domenico Fortunato (il vice commissario Alberto Monterosso).
Novità di questa settima stagione è la presenza dietro la macchina da presa dei Manetti Bros, intenzionati a bissare il successo de “L’ispettore Coliandro”. La tecnica e la passione per i film di azione dei due fratelli registi fanno presagire una serie ddiversa dalle precedenti.
Subito dopo, sulla stessa rete va in onda la puntata di Emozioni dedicata a Franco Califano in occasione dell’anniversario della scomparsa.
La “rivoluzione di Matteo Renzi” è al centro del nuovo appuntamento con “Terra!”, il settimanale di approfondimento di Retequattro a cura di Toni Capuozzo, in onda lunedì 31 marzo, in seconda serata.Tagli alla spesa pubblica, piano Cottarelli, contenimento dei costi, eliminazione degli sprechi. Le promesse sono tante, dallo sblocco dei debiti della Pubblica amministrazione all’eliminazione delle Province. Dal taglio dell’Irap per le imprese, alla riduzione dell’Irpef sulle buste paga. E ancora, l’impegno sul fronte della lotta agli sprechi e alle inefficienze. “Maggio, rose e spine” è il titolo della puntata: perché non è tutto oro ciò che luccica… Cercando tra le pieghe dei provvedimenti preannunciati, accanto ai lati positivi se ne scoprono altri dal segno opposto: riguardano il mercato del lavoro, la condizione dei giovani e delle famiglie, le imprese vessate da uno Stato moroso. E, infine, la sicurezza dei cittadini: affidata a cinque corpi di polizia, gli sprechi sono evidenti, i privilegi troppi e le difese corporative apparentemente insormontabili. È per questo che i tagli preannunciati, secondo le rappresentanze sindacali della polizia, più che razionalizzare la spesa rischiano di colpire il servizio reso al cittadino e di rendere ancor più difficile la lotta quotidiana contro grande e piccola criminalità.
Per la dodicesima e ultima puntata di questo ciclo di Presa diretta, in onda su Rai3 alle 21.05, uno spietato confronto tra le condizioni della Grecia e dell’Italia, piegate dalla crisi economica. Il programma è andato in Toscana, per raccontare la precarietà del lavoro, le imprese italiane e straniere che chiudono e i soldi per gli ammortizzatori sociali che non ci sono più. In Campania, dove è proprio il lavoro ad essere scomparso, dove hanno chiuso aziende e negozi, i consumi sono al collasso, un’intera regione si ritrova disoccupata. In Sicilia, dove alla povertà si somma lo spreco di risorse pubbliche, i dipendenti della Regione non ricevono lo stipendio e un’inchiesta della Procura di Messina sui soldi per la Formazione Professionale ha fatto esplodere l’ennesimo scandalo politico. Il viaggio nella crisi è arrivato in Grecia, un paese a pezzi. La mancanza della ripresa economica nonostante le ricette “lacrime e sangue” imposte al paese, la morte lenta dei diritti fondamentali, la corruzione della classe politica e il successo del partito di estrema destra “Alba Dorata”.