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Dio mio va in onda su Rai Premium dal 5 giugno. Otto personaggi popolari raccontano l’incontro con il mistero della vita, fatto di sofferenze umane, esigenza di spiritualità o di impegno civile. Per ritornare a vivere. Un programma realizzato da Rai Gold e Rai Vaticano. Protagonisti della prima puntata Carlo Conti e Alessio Boni.
Dio mio, dal 5 giugno su Rai Premium i personaggi
Tra le persone che si incontrano c’è chi ha contratto e sconfitto il coronavirus, chi ha lottato contro malattie ostili. E poi chi è stato provato duramente per una perdita importante o chi ha superato dolorosi momenti di sconforto, debolezza, avversità. Tutti, almeno per una volta, credenti o non credenti, hanno esclamato “Dio mio”, confrontandosi con le ragioni ultime dell’esistenza o la fede o l’impegno civile, recuperando il senso profondo della propria vita.
Popolari personaggi dello spettacolo, imprenditoria e sport si raccontano. Il programma in quattro puntate, nasce dalla collaborazione tra Rai Gold, diretta da Roberta Enni, e Rai Vaticano, diretta da Massimo Enrico Milone, e andrà in onda su Rai Premium (canale 25 del digitale terrestre) da sabato 5 giugno in seconda serata.
“In quali differenti situazioni può declinarsi il dolore e la sofferenza di questa epoca che, con lo tsunami della pandemia, dovrà ritrovare condizioni di vita, relazioni umane, economia, priorità?” Ecco la prima domanda che si sono posti Roberta Enni e Massimo Enrico Milone nel presentare il programma in onda su Rai Premium.
I personaggi
Milly Carlucci, Suor Cristina, Veronica Pivetti, Sinisa Mihajlovic, Dino Zoff, Carlo Conti, Matteo Marzotto, Alessio Boni, sono alcuni degli ospiti. Sveleranno al grande pubblico cosa abbia suscitato in loro quella spinta emozionale e interiore che li ha portati a riscoprire la spiritualità o, comunque, la complessità del mistero della vita affrontando il dolore, la delusione, lo smarrimento. Un racconto intimo, profondamente umano, che vedrà gli otto protagonisti, due a puntata, in una inedita veste televisiva. Sarà il racconto della loro vita, ma anche l’incontro con le ferite del nostro tempo, acuite dalla pandemia.
Dopo oltre un anno di lockdown, di restrizioni, di incognite sul fronte delle famiglie e del lavoro, di interrogativi relativi alla scienza e alla sanità, “Dio mio” vuole essere un messaggio di speranza, fiducia, incoraggiamento.
Spiegano Enni e Milone
“I personaggi che hanno accettato di raccontarsi, offrono uno spaccato etico e civile di una collettività nazionale che dopo mesi di incertezza e smarrimento vuole tornare pienamente a vivere. Il Servizio Pubblico deve accompagnare, con senso di responsabilità, senza spettacolarizzare il dramma del dolore e il mistero della vita, questa rinascita.”
“Dio mio” è stato realizzato da Stefano Ziantoni, Carlotta Bernabei e Massimo Piesco. La regia è di Carlotta Bernabei e le interviste sono state curate da Stefano Ziantoni.