Tra i quattro giudici, Piero Pelù, finora ha il team più numeroso con cinque aspiranti cantanti Roberta Orrù, Savio Vurchio, Francesco Guasti, Fabio Zampolli e Alessandra Parisi.
La mitica Raffaella Carrà si piazza in seconda posizione con quattro concorrenti: Stefania Tarasca, Daniele Vit, Michelle Perera e Denise Faro. Quest’ultima è la cantante del musical Giulietta e Romeo che la scorsa settimana non era stata riconosciuta da Riccardo Cocciante, autore dello stesso musical.
Ex aequo con la Carrà c’è la giovane Noemi, anche lei con quattro giovani artisti in gara. Si tratta di Flavio Capasso, Paola Gruppuso, Martina Lo Visco e Silvia Capasso.
Fanalino di cosa (si fa per dire) è Riccardo Cocciante che ha una squadra composta da tre soli aspiranti cantanti. Questi i loro nomi: Giulia Saguatti, Lisa Manara, Francesco Monti.
Nella seconda puntata, delle tredici che andranno in onda, Fabio Troiano ha promesso che avrà un ruolo più significativo e interagirà maggiormente sia con i concorrenti che con i giudici di gara. In contemporanea la v-reporter Carolina di Domenico ha il compito di interagire con i fan e gli spettatori sui social network. Intanto esiste il sito ufficiale del talent show www.thevoiceofitaly.rai.it Mentre le piattaforme dei social network hanno le seguenti caratteristiche. Per Twitter @thevoice_italy con hashtag #thevoiceofitaly e #tvoi. Per Facebook la pagina è www.facebook.com/thevoiceufficiale
I cantanti si esibiscono in brani nazionali e internazionali, accompagnati rigorosamente dal vivo. Ma, come si sa, le prime quattro puntate delle audizioni non sono in diretta. Proprio cone accade con la versione di X Factor mandata in onda da Sky Uno da due anni.
Intanto c’è da registrare la polemica sorta per la diffusione radiofonica del talent show affidata a Raidio Rtl 102,5 e non ad una delle due emittenti radiofoniche di viale Mazzini. Ci sono state accuse alla Rai di non valorizzare le proprie risorse interne. Ma, alla fine, si è saputo che le cose sono andate in questo modo: The Voice è un format di proprietà della Toro Produzioni che ha venduto i diritti televisivi a Rai2 e ha poi sondato la cessone dei diritti radiofonici, che rappresentano un settore completamente differente. Radio Rai ha preferito rinunciare. Rtl 102.5 ha, invece, ha accettato di diffondere il programma e ha firmato un contratto per la messa in onda, in diretta e in contemporanea con la trasmissione televisiva, di un programma radio con cinque conduttori.