Lunedì 5 luglio 2021, dopo una lunga malattia è morta Raffaella Carrà, cantante, attrice, artista e showgirl, ultima regina della Tv italiana.
Lo ha annunciato Sergio Japino, in un comunicato condiviso con i nipoti della Carrà, Federica e Matteo. In tanti, però, si sono già uniti al dolore dei familiari, per la scomparsa di un’intramontabile icona, donna, amica. Fra tutti, Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, nonché i collaboratori più stretti e affezionati della showgirl.
“Raffaella ci ha lasciati. É andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre” ha quindi affermato Japino.
Le esequie saranno definite a breve. Al momento, non sono state fornite informazioni relative al funerale. Si sa solamente che la Carrà aveva richiesto, recentemente, di essere cremata, e posta in una semplice bara di legno grezzo.
É morta Raffaella Carrà, gli esordi del celebre caschetto biondo
Il suo nome completo era Raffaella Maria Roberta Pelloni, nata a Bologna il 18 giugno 1943. Raffaella trascorre l’infanzia in Romagna, con le canzoni de Il Musichiere, i suoi ritmi e le sue sonorità allegre. A soli 8 anni si reca a Roma, per frequentare l’Accademia Nazionale di Danza di Jia Ruskaia.
La Ruskaia ha in serbo per lei una previsione che, col senno di poi, fa sorridere. Le dice che le sue caviglie sono troppo sottili, che “al massimo potrai fare la coreografa”. Ma la Carrà non si arrende, e lascia l’accademia per iscriversi al Centro sperimentale di cinematografia.
La sua prima parte è nel 1960, nel film La lunga notte del ’43. Seguono altre partecipazioni in I Compagni, e Celestina. Poi, il suo percorso prende il volo. In seguito andrà infatti in America, per recitare con Frank Sinatra in Il colonnello Von Ryan. Ma il mondo di Hollywood non riesce a conquistarla, e la Carrà torna subito in Italia.
Così, nel 1969, il caschetto biondo più noto della TV chiede tre minuti solo per sé in Io, Agata e tu di Nino Ferrer, per la Rai. “Anche padre Rotondi ha tre minuti solo per lui. Perché a me no?” dichiara candidamente.
Dunque, Ferrer le lascia i tre minuti richiesti, colpito dalla sua intraprendenza. E il resto, è storia.
Dalla Tv al mondo della musica, la Carrà è divenuta in breve nota anche all’estero. Nel novembre 2020, infatti, il Guardian l‘ha definita “un’icona culturale che ha rivoluzionato l’intrattenimento italiano e ha insegnato all’Europa la gioia del sesso”.
Il cordoglio dei vertici Rai
“Una donna che ha dato al mondo dello spettacolo e alla Rai – al cui ricordo l’Azienda resterà sempre legata – passione, entusiasmo, allegria, creatività e, insieme, un profondo rigore professionale, un amore per i dettagli, un’attenzione continua e un rispetto profondo per il pubblico. A lei va il grazie della Rai per aver scritto pagine fondamentali della storia del servizio pubblico”.
Così il Presidente Rai Marcello Foa e l’Amministratore Delegato Fabrizio Salini, a nome di tutta l’Azienda, commentano la notizia della scomparsa di Raffaella Carrà. “Raffaella è stata e continuerà a essere – proseguono – un modello al quale ispirarsi, anche per le giovani generazioni, per la sua capacità di parlare a tutti, di innovare e, in molti casi, di precorrere i tempi. Un’artista straordinaria, che resterà impressa nella storia della televisione e che continuerà a essere viva nella memoria collettiva di tutti gli italiani”.