La Iena intervista alcuni dipendenti pubblici e, in seguito, un manager che lavora alla Presidenza del Consiglio, che preferisce rimanere anonimo e racconta come funzionano gli aumenti per i manager di Palazzo Chigi, chi li decide e come funzionano le carriere degli alti dirigenti.
Questi sono alcuni passaggi dell’intervista:
Iena: In questi giorni i giornali hanno pubblicato la lista dei manager della Presidenza del Consiglio che hanno avuto i famosi aumenti
Manager: Sì, effettivamente ci sono stati aumenti di stipendio per i manager cosiddetti dirigenti di prima fascia, nonostante le misure sulla spending review
Iena: Chi ha approvato questi aumenti di stipendio?
Manager: I vertici istituzionali, il Segretario Generale della Presidenza. Io non faccio parte di questa lista perché non ho protettori, diciamo, politici o non appartengo a particolari lobby
Iena: Quindi un manager della Presidenza del Consiglio per avere aumenti deve essere protetto da politici o da lobby?
Manger: Sì, in realtà i manager della pubblica amministrazione si muovono grazie alle conoscenze personali di potenti politici o di lobby occulte, così nel giro di pochissimi anni possono fare carriere lampo con aumenti vertiginosi nei loro stipendi
Iena: Qual è l’unica spiegazione di questi aumenti?
Manager: La spiegazione è soltanto politica, cioè che si sceglie all’interno dell’apparato di partito o di conoscenze personali del politico di turno.
Iena: Tra questi manager ci sono “mogli di” o “figli di”?
Manager: Sì, mogli, amanti, anche amici e figli di potenti politici.
Iena: In questi anni alla Presidenza del Consiglio, hai assistito a carriere lampo?
Manager: Sì, diverse
Iena: Che cos’è una nomina politica?
Manager: È una nomina effetto di amicizie politiche personali o lobbistiche
Iena: Una volta nominato, il manager ha degli obblighi di riconoscenza verso il politico che l’ha favorito?
Manager: Certamente. La riconoscenza verso il politico è quella di rispettare i suoi diktat nelle nomine di amici, parenti, amanti e quant’altro fa comodo al politico
Iena: Quindi questi concorsi pubblici per favorire l’assunzione di amici dei politici vengono pilotati? In che modo?
Manager: Vengono pilotati attraverso la nomina nelle commissioni di esame dei dirigenti che fanno comodo ai politici. Sono degli “yes men”.
Iena: Le lobby con il loro potere possono imporre manager pubblici?
Manager: Sicuramente le lobby occulte hanno dei loro referenti
Iena: Quali sono le lobby più attive in questo senso?
Manager: Sicuramente la lobby farmaceutica e la lobby del gioco
Iena: Secondo te quali sono gli sprechi più grossi che avvengono alla Presidenza del Consiglio?
Manger: Sicuramente le nomine dei consulenti e collaboratori esterni, che sono più di 100, tra Presidenza e Protezione Civile ed è un vero spreco, perché sono incarichi che potrebbero svolgere benissimo i nostri dipendenti, funzionari della Presidenza del Consiglio.
Aggiungerei anche le commissioni varie istituite per legge o non per legge presso la Presidenza del Consiglio. Anche queste sono nomine esterne senza dei curriculum adeguati e anche queste costano tantissimo
Iena: Chi nomina i membri di queste commissioni?
Manager: Le nomine sono sempre politiche.
Filippo Roma, infine, rivolge alcune domande al Presidente del Consiglio Matteo Renzi (ndr, per motivi di par condicio, la parte relativa all’intervista a Matteo Renzi, verrà pubblicata sulla pagina facebook de “Le Iene”).
Iena: Perché tra il 2011 e il 2013, gli anni della spending review, gli stipendi dei dipendenti pubblici normali sono rimasti bloccati mentre alcuni stipendi di multi manager della Presidenza del Consiglio sono aumentati vertiginosamente, fino a punte del 50-60%?
Matteo Renzi: Dividiamo i due aspetti. Il tema degli stipendi delle persone normali che non sono aumentati è un’autentica vergogna, è un’ingiustizia. Tanto è vero che la prima scelta che ha fatto il nostro Governo è stata quella di provare a aumentare, anche se di poco, però comunque di qualcosa di importante, di 80 euro netti mensili, lo stipendio di chi guadagna meno di 25.000 euro. Roba più, roba meno, poi dipende dalle detrazioni etc. Quindi per la prima cosa sono d’accordo. Per quanto riguarda la seconda, se aspetti facciamo una conferenza dove parleremo specificamente di questa cosa dei dirigenti e vedrai che sarai contento
Iena: La spending review non dovrebbe essere uguale per tutti?
Matteo Renzi: Sì, sono d’accordo.
La puntata della scorsa settimana la trovate qui