“I miracoli” e “A Gerusalemme” sono i titoli dei due episodi della miniserie-evento realizzata per History Channel e proposta su Retequattro in prima visione per l’Italia.
L’occupazione romana sta decimando il popolo ebraico. Gesù, intanto, continua a percorrere la Galilea compiendo miracoli e predicando la forza della Fede. I farisei, invece, ne contrastano gli insegnamenti: è Simone, infatti, a denunciare Gesù al Sacerdote Caifa. Gesù però raccoglie sempre più consensi: la folla lo acclama come Re, anche se molti dubitano ancora di lui e, quando riporterà in vita Lazzaro, timori e certezze si moltiplicheranno….
Nella settimana precedente la Pasqua, Gerusalemme è invasa dai pellegrini che celebrano la liberazione degli ebrei dalla schiavitù in Egitto. Il desiderio di libertà del popolo ebraico dai loro oppressori, i Romani, è sempre più forte. Gesù arriva in città in sella ad un asino. La folla esulta: è arrivato il Messia. Ma Caifa vuole liberarsi di Gesù: convince Giuda a tradirlo e Ponzio Pilato a processarlo. Quando Gesù e i discepoli si riuniscono per la cena, il figlio di Maria spiega che sarà l’ultima cena, che verrà ucciso e che uno di loro lo tradirà. Di lì a poco, mentre tutti sono in preghiera, è Giuda con le guardie ad irrompere nel giardino dei Getsemani ed arrestare Gesù. Lo attende una condanna a morte per blasfemia.
La caratteristica della serie è il cast internazionale, composto da attori per lo più sconosciuti al grande pubblico. Secondo gli autori, questo espediente è stato volto per evitare che volti noti distraessero il pubblico dalla narrazione degli eventi. Molti degli attori sono addirittura alla loro prima esperienza televisiva: infatti provengono dal teatro del West End. L’unico membro del cast coinvolto in tutte le puntate è il narratore, Keith David. Nell’edizione britannica della miniserie la sua voce è sostituita da quella di Robert Powell, mentra in quella italiana da Paolo Buglioni.
Gli ascolti delle prime tre puntate andate in onda sono stati al di sopra delle più rosee aspettative, segno evidente che il prodotto è piaciuto anche al pubblico italiano. L’adience della prima puntata ha sfiorato il 14% e anche nelle successive è rimasto a due cifre.