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Lo Zoo di 105 ha avuto una multa. La trasmissione radiofonica in onda dal lunedì al venerdì dalle 14:00 alle 16:00 su Radio 105, è stata sanzionata dall’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, per eccessive parolacce pronunciate durante le dirette: a quanto ammonta l’importo della sanzione.
Lo Zoo di 105 multa: grande successo, troppe espressioni scurrili
‘Lo Zoo di 105’ è uno dei programmi radiofonici più ascoltati in radio, dai giovanissimi e non. Si compone principalmente da scenette “recitate” con l’aiuto dei distorsori vocali. Grazie ai quali si consente alla stessa persona di interpretare più personaggi e scherzi telefonici, ritracciando programmi storici come ‘Alto gradimento’ e ‘Ciao Belli’.
Nel 2019 è perfino in vetta a questa speciale classifica, davanti a ‘Tutto esaurito’ e ‘Deejay chiama Italia’. In passato nella fascia oraria dalle 14 alle 16 aveva toccato punte di share notevoli, sfiorando il 15%. A causa del linguaggio non sempre consono ricco di espressioni scurrili, negli anni non sono mai mancate le critiche.
Lo scorso mercoledì 27 ottobre l’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha deciso di multare il programma.
Radio, Lo Zoo di 105 multato dall’Agcom: l’ammontare della sanzione
La trasmissione radiofonica ha preso il via nel 1999, tra siparietti recitati e scherzi telefonici. A condurla è Marco Mazzoli. A lui in passato critiche per l’uso sempre più consueto e disinvolto di parolacce durante la messa in onda del programma radiofonico.
La Commissione servizi e prodotti (Csp) dell’Agcom ha comminato una multa di 125 mila euro (delibera n. 183/21/CSP) nei confronti della società Radio Studio 105 S.p.a. “per la diffusione di due puntate in fascia diurna del programma ‘Lo Zoo di 105′”.
Sotto la lente d’ingrandimento in particolare due puntate del programma radiofonico di Radio 105: quella del 26 ottobre e dell’11 dicembre 2020. Per queste ultime sono state riscontrate violazioni “di elevata entità” alle regole del Testo unico della radiotelevisione. Oltre ad un numero elevatissimo di espressioni scurrili: 247 parolacce in quattro ore on air.
Per l’Agcom non vi è alcun dubbio sul fatto che lo Zoo di 105 abbia violato l’articolo 34, comma 2, del Tusmar (ossia il Testo unico della radiotelevisione). Lo stesso vieta di trasmettere “programmi che possono nuocere allo sviluppo fisico, mentale o morale dei minori e film vietati ai minori di anni 14”.
Nel corso delle due puntate oggetto della sanzione “sono state pronunciate, in maniera continuativa e morbosa, allusioni sessuali, messaggi di intolleranza e sono state utilizzate espressioni volgari e denigratorie rivolte in particolar modo contro donne e omosessuali“.
Il commento della sociologa
A commentare la delibera, la Commissaria relatrice Elisa Giomi, sociologa dei media, ha dichiarato: ”È fuori luogo parlare di uso iperbolico di espressioni grezze o di mero elemento sonoro perché il registro umoristico, in queste circostanze, è un aggravante”.
Quindi ha proseguito dicendo: “Contribuisce a creare accettazione e consenso sociale intorno al linguaggio d’odio e allo scherno sprezzante“. La stessa ha poi aggiunto: “Ugualmente, il meccanismo della ripetizione ossessiva non determina la perdita di significato delle parole”.
Ha poi precisato che: “al contrario ne aumenta la carica nociva e il potenziale di riproduzione, come accade con i virus che più circolano più sfuggono al controllo”.
Lo Zoo di 105: la replica
La Giomi fa riferimento alla replica dell’emittente che non si è fatta attendere. Dalla radio hanno fatto sapere che lo show è solo “un esempio non isolato di comicità grossolana imperniata sull’uso iperbolico di espressioni grezze, capaci di suscitare il riso”.
Radio 105 già diffidata in passato. Negli anni l’Autorità aveva già diffidato l’emittente per aver diffuso espressioni dal contenuto fortemente denigratorio in violazione del regolamento di contrasto all’hatespeech (Delibera n. 157/19/CONS).
I fatti contestati avvennero nel 2010 e la trasmissione fu multata e sospesa a causa del turpiloquio. In quell’occasione Marco Mazzoli aveva manifestato la sua incredulità e il disappunto, in riferimento alla decisione, in considerazione del fatto che lo stile lo stile del programma era sempre stato lo stesso sin dal 1999, senza che il Garante fosse mai intervenuto.
I dati ufficiali del 2019 rilevano che ‘Lo Zoo’ si è posizionato in vetta alla classifica dei format più seguiti, con oltre 1 milione (1.052.000) di contatti medi. Al secondo posto ‘Tutto esaurito’ (sempre di Radio 105, con 998 mila ascoltatori), al terzo ‘Deejay chiama Italia (Radio Deejay, 980 mila ascoltatori).
Lo Zoo di 105 è molto attivo e seguitissimo sui social. La pagina Facebook ufficiale del programma registra oltre 2 milioni 750 mila, che diminuiscono su Instagram (375 mila follower) e Twitter circa 7mila, dove l’account è muto dal 2017.