Sta accadendo già da qualche tempo. Ma nel giorno di pasquetta, quando l’attenzione televisiva è ai minimi livelli, la conduttrice ha presentato una vicenda dalle sfaccettature estremamente intriganti, dai risvolti commoventi e singolari, nella quale non mancava l’ingrediente principe di C’è posta per te: le incomprensioni familiari.
Ecco la vicenda: dinanzi al giudice si presenta Sara, una ragazza di 20 anni che porta in tribunale suo padre accusandolo di avere nei suoi riguardi poca attenzione. Sarà è stata abbandonata dalla madre quando aveva soltanto un anno. La piccola è stata allevata dal padre e dai nonni paterni che hanno cercato di sopperire alla mancanza della figura materna. Sara avrebbe voluto che il genitore fosse stato più severo e punitivo nei suoi confronti, notandone gli atteggiamenti contestatori e provocatori il cui fine era soltanto di focalizzare la sua attenzione. Mai nessun rimprovero, mai uno schiaffo, accusa Sara, sembrava quasi che non esistessi per lui come figlia.
La ragazza adesso vive con il nonno Piero che per lei rappresenta l’unico punto di riferimento. Ma pretende che il padre contribuisca al suo mantenimento, dato che lei è ancora una studentessa.
Il padre offre la sua versione dei fatti: avendo avuto una educazione estremanente severa e punitiva dalla sua famiglia, ha cercato di essere con la propria figlia più comprensivo e aperto. Si innesca una discussione molto accesa tra i protagonisti della storia ai quali si aggiunge anche il nonno Piero presente in studio. Sara e il nonno non risparmiano rimproveri molto forti all'”imputato” che non sa come discolparsi e far valere le proprie ragioni.
Ma attenzione: il colpo di scena è ditro l’angolo e la “carrambata” arriva subito. Barbara Paolombelli porta il discorso sulla madre di Sara. Chiede alla ragazza da quanto tempo non la vede. E dopo aver saputo che il primo e unico incontro tra madre e figlia c’è stato sei anni fa, quando Sara aveva 14 anni, annuncia che… la madre di Sara è qui.
La donna entra e si scopre una nuova realtà: racconta che, essendo stata lei stessa abbandonata dal padre a solo un anno di vita e avendo sofferto molto per la mancanza del genitore, ha voluto evitare alla figlia un dolore simile. Quindi è andata via. Ma, continua, a determinare l’allontanamento sono stati anche problemi di salute, disturbi psicologici e alimentari, oltre la convinzione dei suoceri e dello stesso marito che non avrebbe mai potuto essere una buona madre.
Questa parte della trasmissione viene sviscerata in tutti i particolari. La Palombelli appare come una perfetta allieva “defilippiana”, tenta di mediare, soprattutto tra madre e figlia per un riavvicinamento. Niente da fare: Sara con l’impulso e la determinatezza dei suoi venti anni, rifiuta di salutare la madre: non vuole neppure toccarla. Proprio come la donna si era sempre rifiutata di toccare la figlia fin dal giorno in cui era nata. Ed è come se “la busta” di C’è psota per te non si fosse mai aperta.
Insomma una vicenda che evocava chiaramente rimembranze televisive già note. Per dovere di cronaca riferiamo che il giudice ha accolto la richiesta di Sara: il padre deve contribuire al mantenimento della figlia. Si chiude così la puntata.
Barbara Palombelli è al timone di Forum dal 9 settembre 2013