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Morte Wertmuller. Lutto nel mondo del cinema: la celebre regista Lina Wertmuller è morta. Artista indimenticabile, è deceduta a 93 anni nella sua casa di Roma. E’ stata la prima donna nella storia degli Oscar a ricevere una candidatura per la regia del film ‘Pasqualino sette bellezze’.
Morte Wertmuller: la prima donna vincitrice di un Oscar per la regia
Lina univa il talento alla passione. I suoi film sono opere che indagano l’animo umano, dove gli uomini sono duri, forti e capaci di cambiamento. E non faceva sconti neanche alle donne. Il suo ritratto è quello di una donna anticonformista, che ha avuto il coraggio di scardinare vecchi stereotipi e di andare contro corrente.
A lei l’idea geniale di far interpretare in tv il ruolo di Gianburrasca ad una donna Rita Pavone. Artista poliedrica che ha avuto successo sia al cinema che alla televisione. Quel suo approccio alla vita e alle cose, distaccato, mediterraneo, si vede anche nei suoi film, retaggi delle sue nobili origini.
Lei nacque a Potenza da un nobile di origini svizzere e da una madre romana. La sua bravura la portò presto ad essere conosciuta a livello internazionale. E l’Oscar che doveva ricevere nel 1977 le fu consegnato solo nel 2020.
Il ricordo di Giancarlo Giannini
“Se io oggi sono qui, se sono ancora un attore riconosciuto anche a livello internazionale, lo devo solo ed esclusivamente a una donna, a Lina Wertmuller” ha dichiarato Giancarlo Giannini. L’artista è stato legato a lei da un sodalizio artistico e umano, protagonista di molti suoi film importanti tra cui “Mimì metallurgico ferito nell’onore“, “Travolti da un insolito destino”
Ed ancora: “Pasqualino Settebellezze” valse a Giannini la candidatura all’Oscar come miglior attore. Sempre Giannini su morte Wertmuller ha sottolineato nelle ultime ore con una vena lievemente polemica il fatto che è stata lei a scoprirlo E grazie ai suoi primi piani nei quali era maestra assoluta, che Giannini è diventato famoso.
Morte Wertmuller, non tutti in Italia l’hanno apprezzata
Chiosando ha poi detto: “ciao amica mia, mi spiace solo che in Italia non tutti ti hanno apprezzata, anzi in molti in certi momenti snobbata, ma il mondo è fatto di invidia, all’estero invece ti hanno riconosciuto quello che in un parola sola ti definisce genio“.
La Morte di Lina Wertmuller segna la scomparsa di una artista poliedrica. Come confermato anche da Giannini, Lina sapeva cantare, ballare. A queste doti si accompagnava anche un grandissimo senso dell’umorismo. “Lavorare con lei era un gioco, anche se molto faticoso non una passeggiata visto che come tutti i grandi professionisti aveva una cura maniacale per qualsiasi cosa, quindi si stava sul set anche 12 ore” ha rivelato Giannini.