Ma c’è qualcosa di differente nelle due situazioni: il Premier Matteo Renzi ha scelto volontariamente di non far parte dell’iniziativa benefica, mentre Ivano Marescotti è stato “tagliato” a sua insaputa.
I telespettatori che hanno seguito la quarta puntata di Una buona stagione, martedì sera su Rai1, si sono resi conto dell’assenza di Nino Ferrari dal contesto familiare della serie. Hanno sentito gli altri personaggi fare il suo nome, è stato più volte tirato in causa, ma della sua presenza neppure l’ombra. Il motivo è da ricercarsi in un’altra presenza: quella dell’attore nelle liste di Tsipras come candidato alle elezioni europee del prossmo 25 maggio.
Insomma Matteo Renzi ha dovuto fare un passo indietro ma a Marescotti glielo hanno fatto fare, il passo indietro, di prepotenza quasi.
Il Premier su Facebook ha annunciato di volersi tirare fuori dalla partita benefica dopo le polemiche di M5S e di Forza Italia. E così non comparirà in diretta televisiva su Rai1 nella quasi immediata vigilia delle elezioni europee. Renzi nel suo post ha attaccato il Movimento di Grillo e ha spiegato i motivi per i quali aveva decsio di non partecipare alla partita. Motivi dettati dalla necessità di non sporcare un evento benefico che accomuna da anni gli italiani, con polemiche di bassa lega. Probabilmente il giovane premier resterà a guardare il match in forma privata. Ma non ha nascosto la sua amarezza perchè gli è stato infranto un sogno: giocare con alcuni idoli calcistici della sua vita.
Ivano Marescotti è sparito dalla serie di Rai1 perchè la Rai non può mandare in video persone candidate al di fuori degli appositi spazi politici. L’attore ha protestato, ha accusato l’azienda di viale Mazzini di cialtronaggine, ha rilasciato dure dichiarazioni. Questa non è par condicio, ha tuonato, ma soltanto manipolazione di un’opera dell’intelletto. Danneggia gli altri attori che prendono così parte ad un lavoro “censurato”.
Che accadrà in seguito? Ci saranno ancora altri personaggi che saranno eliminati dal video “a loro insaputa”?