Il coraggioso protagonista di questa impresa ai limiti dell’impossibile si chiama Joby Ogwyn, trentanovenne americano della Lousiana. Nell’impresa c’è anche un pizzico dell’Italia: infatti Ogwyn è sposato con un’italiana, Flaminia, avvocato di professione. La particolarità dell’evento consiste nel fatto che nessuno mai in precedenza aveva tentato una simile impresa. L’Everest, la montagna più alta del mondo, (8848 metri) tradizionalmente è sempre stata oggetto di scalate anche famosissime da parte di sportivi. Ha cioè rappresentato la parte finale del progetto, ovvero la conquista della vetta. Lo stesso Ogwyn non si è sotttratto al fascino della scalata: ed è arrivato in cima all’Everest in sole nove ore e mezza, uno dei tempi più brevi della storia.
L’eccezionalità consiste nel considerare la cima dell’Everest il punto di partenza e non quello di arrivo come era accaduto sempre in passato.Infatti Ogwyn si lancerà dopo aver indossato una tuta alare (wing- suit) e Discovery Channel seguirà tutte le fasi dello spettacolre evento. L’orario, fanno notare i responsabili del canale, potrebbe subire qualche variazione. Salvo imprevsti, infatti, sia l’orario che il giorno potrebbero essere anche cambiati a causa delle condizioni metereologiche. Il lancio è talmente difficile e complicato che deve essere effettuato in condizioni di tempo ottimali per ragioni di sicurezza.
Ogwyn in un’intervista al Telegraph ha dichiarato: “il mio sarà il più grande mega- jumpo di tutti i tempi e voglio che la gente lo veda”. A chi lo considera un folle ha risposto che non è nuovo a imprese spettacolari. Scalare, saltare e volare sono le sue specialità. Con una tuta alare si è già lanciato dalla cima del monte Cervino. Come se non bastasse, addirittura tre volte in uno stesso giorno si è buttato giù dalla vetta dell’ Eiger in Svizzera. Come a dire nessuno mi può fermare.
Discovery Channel presenterà anche due documentari che racconteranno la lunga preparazione dello sportivo. Un lavoro durato mesi. Ma verrano mostrate ai telespettatori anche tutte le altre imprese ai limiti dell’impossibile realizzate da Ogwyn. Il lancio comporta un’attenta valutazione del vento, del freddo, delle correnti, delle condizioni atmosferiche che devono essere valutate con perfezione estrema per evitare ogni minimo errore che potrebbe comportare seri rischi.
Ogwyn, dopo essersi lanciato, volerà per dieci minuti raggiungendo una velocità di 150 miglie orarie, per poi rallentare la velocità di caduta con quella che viene definita “la mossa del cobra”: inarcando il corpo in posizione verticale, prima di aprire lo speciale paracadute realizzato esclusivamente per questa impresa la cui costruzione è top secret.
Lo sportivo non sa, naturalmente, in quale luogo della Cina atterrerà. Perciò afferma “nel taschino della tuta mi converrà mettere il passaporto e dei soldi utili per ogni evenienza”.