Sotto il patrocinio del Comune di Frascati e grazie all’associazione Onlus Girasolestudi si sono svolte a Villa Tuscolana le due giornate di dibattito dal 10 al 11 maggio.
Il Professor Mario Russo, presidente della Onlus e organizzatore dell’evento, sottolinea il senso dell’incontro: un confronto aperto sull’attualità del disagio giovanile per soffermarsi sui processi adolescenziali: confrontarsi, conoscere e riflettere per avvicinare, comprendere e sostenere.
E subito l’attenzione cade su tv e social network. Carlo Simeone, Direttore Rivista Italia Etica di Roma, nel parlare di adolescenza e denaro sottolinea che il desiderio di guadagno investe tutte le fasi della vita di una persona. In questo contesto si inserisce l’uso degli adolescenti in televisione. Ovviamente fa notare come sia troppo sfruttata la presenza dei bimbi nell’ambito tv. Si utilizzano i minori di qualsiasi età per raggiungere consensi in termini di audience. Esempi ne sono le trasmissioni Ti lascio una canzone, Io canto, Junior MasterChef, solo per citarne alcune.
Giovani caricati di responsabilità e lanciati verso il successo il benessere economico e la conquista della visibilità a tutti i costi.
Altrettanto importante è la fruizione dei network dove vengono scambiati milioni e milioni di informazioni. Giovani e meno giovani vivono dentro i social.
Ma chi controlla il flusso di internet? Chi detiene questi dati? Qual è la Autority che garantisce la nostra privacy? Esistono, sottolinea il Direttore Simeone, delle Multinazionali che si accaparrano con aste on-line, i dettagli dei followers della rete per guidare i processi del marketing, le abitudini delle persone, le preferenze, le scelte di ognuno di noi. Insomma esiste un pilotaggio sulle nostre vite.
Il messaggio da veicolare è non chiudere l’adolescenza all’interno del limbo dei social network, dei forum, della televisione o di What’sApp, ma fare in modo che venga attivato il processo di trasferimento di valori tra generazioni coesistenti.
E poi ci si interroga: la tecnica e’ apertura di esperienze e relazioni verso ciò che è lontano e vicino a noi oppure è solo choc?
Forse il protagonismo collettivo proposto dai numerosi mass media, in primis televisione e internet, lascia poco spazio alla sana fantasia umana che insieme alle inquietudini caratterizza l’universo giovanile.
In quest’ottica si inserisce il parere del Professore Salvino Leone, Docente di Bioetica dell’Università di Palermo: i giovani sono esposti in prima linea allo strapotere dei social che presentano, in particolare, tre aspetti critici e di difficile gestione: lo strano concetto di “amicizia on-line”privo di approccio corporeo e fisico che investe la quotidianità dei giovani, la forte dipendenza con la rete e per ultimo gli incerti confini della propria privacy rispetto al mondo on-line.
Fabio Zavattaro, giornalista e Vaticanista Rai sottolinea: i social network sono strumenti e vanno presi come tali.
Hanno partecipato alla discussione psicologi, pediatri, criminologi, antropologi, docenti di Università’ pontificie e cattoliche, comprese le Università telematiche di Roma, Strasburgo,Lugano, Salerno, Napoli, Milano, Firenze, Palermo e Chieti.
Il Professor Don Davide Cito, Direttore ISSR all’Apollinare, Pontificia Università della Santa Sede ha presieduto tutte le sessioni dei lavori del convegno,con la collaborazione di diversi Chairman: Marco Tosatti, scrittore e giornalista del quotidiano “La Stampa”; Fabio Zavattaro, giornalista e Vaticanista Rai e il Professor Mario Russo, docente CSI e ISSR all’Apollinare Pontificia Università della Santa Croce e presidente dell’associazione Girasolestudi.