“Mario Soldati inventava ogni istante della sua vita. Questa è la cosa meravigliosa: inventava. Inventava se stesso, inventava gli altri, inventava il mondo”. Così lo scrittore e critico letterario Antonio Debenedetti racconta il rapporto tra Mario Soldati e la televisione nel terzo appuntamento di Storie della Letteratura.
La puntata dedicata a Mario Soldati, scrittore, autore televisivo, sceneggiatore e regista, fa parte di una serie di quattro puntate sul rapporto tra alcuni dei più noti scrittori italiani con il piccolo schermo, in occasione del sessantesimo anniversario della nascita della televisione italiana.
Antonio Debenedetti ripercorre alcune delle tappe più importanti della multiforme carriera artistica di questo intrattenitore e personaggio tra letteratura, cinema e televisione. “Soldati trova nella televisione un nuovo mezzo espressivo, perché quando faceva un romanzo doveva fare lo scrittore e quando faceva un film doveva fare il regista. Quando fa la televisione, invece, salta dall’altra parte: è contemporaneamente l’autore, il regista e l’attore” spiega Antonio Debenedetti, che sottolinea il ruolo dirompente e immediato – ma sorretto da profondo impegno e preparazione – di Mario Soldati all’interno delle grandi inchieste televisive come Viaggio lungo la Valle del Po (1957) e Chi legge? Un viaggio lungo il Tirreno (1960).
Accanto alle inchieste, gli sceneggiati – tra cui spicca la serie, tratta dalla sua omonima raccolta, I racconti del maresciallo (1967), – che hanno conferito a Mario Soldati popolarità e un notevole successo di critica e di pubblico. “È molto difficile fare un racconto, la gente crede che si faccia in due minuti. No. Vi posso dire che è una fatica straordinaria e a Soldati questa fatica riusciva sempre benissimo”.
Mario Soldati nasce a Torino nel 1906. Tra i suoi numerosi libri: Salmace (1929), America primo amore (1935), Lettere da Capri (Premio Strega, 1954) e La sposa americana (1977). È stato sceneggiatore e regista di ventotto film fra gli anni trenta e cinquanta. Ha diretto i film Malombra da Fogazzaro (1942) e La provinciale dal racconto di Alberto Moravia (1952). Ha realizzato le inchieste televisive Viaggio lungo la Valle del Po (1957) e Chi legge? Un viaggio lungo il Tirreno (1960). Dalla sua raccolta I racconti del maresciallo (1967) è tratta l’omonima serie televisiva. Si spegne a Tellaro (La Spezia) nel 1999, a novantatre anni.
Antonio Debenedetti, scrittore e giornalista, ha esordito nel 1972 con il libro Monsieur Kitsch. Tra i suoi scritti: In assenza del signor Plot (1976), Ancora un bacio (1981), La fine di un addio (1985), Spavaldi e strambi (1987), Se la vita non è vita (1991), Amarsi male (1998), In due (2008) e Il tempo degli angeli e degli assassini (2011).
Di forte impatto emotivo è Giacomino (1994), un libro di ricordi sul padre Giacomo, famoso critico letterario e amico di vecchia data di Mario Soldati.