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Negli scorsi giorni Netflix ha reso pubblici i dati ottenuti nel secondo trimestre del 2022. Come ampiamente previsto dall’azienda, la piattaforma OTT ha perso abbonati. In particolare, gli abbonamenti hanno avuto un calo di 970mila unità.
Netflix dati secondo trimestre, c’è stato un calo ma non il tracollo atteso
Osservando i dati del secondo trimestre, dunque, Netflix può tirare un sospiro di sollievo. Se è vero che ha perso quasi un milione di abbonati, tale dato è comunque superiore alle attese. La piattaforma di contenuti streaming, infatti, ad aprile aveva stimato una perdita pari a circa 2 milioni di clienti. Per questo, nonostante il calo effettivo, immediatamente dopo la comunicazione dei valori le azioni della compagnia sono cresciute del quasi 10%.
Ma da cosa dipende il calo degli abbonati? Difficile rispondere con certezza a questa domanda. Probabilmente hanno influito l’aumento del costo della vita e la sempre più folta (e spietata) concorrenza tra piattaforme OTT.
Netflix dati secondo trimestre, la piattaforma si aspetta nei prossimi tre mesi un aumento degli abbonati
Secondo i dati diffusi da Netflix, nel secondo trimestre i ricavi della piattaforma sono cresciuti del 9% su base annua. Anche in questo caso il valore è nettamente inferiore se paragonato a quello ottenuto lo scorso anno. Dodici mesi fa, infatti, l’emittente registrò dei ricavi del +19%.
In totale gli abbonati Netflix nel mondo sono poco più di 220 milioni. Il calo ha coinvolto maggiormente l’Australia, l’Europa, il Canada e gli Stati Uniti, ovvero alcuni dei mercati più importanti per la piattaforma. Quest’ultima, comunque, si attende dei dati in miglioramento nel prossimo trimestre: in questo senso, le stime della piattaforma prevedono un aumento di circa un milione di abbonati.
Dal 2023 arriva l’abbonamento con la pubblicità
Nonostante le previsioni è indubbio che, come dimostrano i dati del secondo trimestre, Netflix stia vivendo un momento di difficoltà. La continua crescita di utili e abbonati, durata per anni, sembrerebbe essersi infatti un po’ arrestata. Per questo, la piattaforma ha studiato a lungo delle contromisure e, alla fine, ha deciso di inserire nella propria offerta un abbonamento con gli spot.
Questo avrà un costo inferiore a quello standard e, la pubblicità offerta, sarà personalizzata in base ai gusti espressi dall’utente. Ciò, almeno, è quanto promesso da Netflix, che con questa mossa conta di risolvere gran parte dei propri problemi. Nelle speranze della piattaforma, infatti, tale abbonamento aumenterebbe in primis gli abbonati stessi, convinti dal costo ridotto della sottoscrizione. Inoltre dovrebbe aumentare anche i ricavi, spinti dagli introiti pubblicitari.